Berlusconi intercettato dalla Nsa prima della “caduta”

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Febbraio 2016 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi intercettato dalla Nsa prima della "caduta"

Silvio Berlusconi intercettato dalla Nsa prima della “caduta”

ROMA – Silvio Berlusconi e i suoi fedelissimi Valentino Valentini, Bruno Archi, Marco Carnelos e Stefano Stefanini intercettati dalla Nsa, la National Intelligence Agency, agenzia segreta americana i cui usi e abusi sono stati resi noti dal suo ex consulente Edward Snowden.

Il settimanale L’Espresso pubblica online un lungo articolo firmato da Stefania Maurizi in cui si riportano stralci di intercettazioni effettuate dalla Nsa, che operava, naturalmente, senza l’avallo e men che meno la supervisione dell’autorità giudiziaria italiana, come sarebbe in teoria previsto dalla Costituzione italiana. A riguardo il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta ha chiesto una commissione parlamentare d’inchiesta.

Tra le intercettazioni emerge quella dell’ultimatum della cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente francese Nicolas Sarkozy a Berlusconi durante un incontro del 22 ottobre del 2011, pochi giorni prima delle dimissioni del presidente del Consiglio e dell’arrivo del governo tecnico di Mario Monti.

“Un incontro tenutosi il 22 ottobre tra la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi è stato definito nei giorni seguenti come teso ed estremamente duro verso il governo di Roma dal consigliere personale per le relazioni internazionali del primo ministro italiano, Valentino Valentini. Merkel e Sarkozy, che evidentemente non tolleravano scuse sull’attuale situazione difficile dell’Italia, hanno fatto pressioni sul primo ministro affinché annunciasse forti e concrete misure e affinché le applicassero in modo da dimostrare che il suo governo è serio sul problema del debito”.

Questa intercettazione dell’ottobre 2011 dimostra che, oltre a Germania e Giappone, anche il governo italiano era spiato. I cablo di WikiLeaks riportano frasi dettagliate:

“Sarkozy avrebbe detto a Berlusconi che, mentre le affermazioni di quest’ultimo sulla solidità del sistema bancario italiano, in teoria, potevano anche essere vere, le istituzioni finanziarie italiane potrebbero presto “saltare in aria” come il tappo di una bottiglia di champagne e che “le parole non bastano più” e che Berlusconi “ora deve prendere delle decisioni.

Non solo: il 24 [ottobre] Valentini ha indicato che il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha sollecitato l’Italia ad adottare misure finalizzate a ridurre l’impressione all’interno dell’Unione Europea che l’Italia sia oppressa da un enorme debito, in un momento in cui sta lottando anche con una bassa produttività e la sua economia sta mostrando poco dinamismo”.

Scrive Stefania Maurizi su L’Espresso:

Secondo questi file, Silvio Berlusconi, il suo fidato consigliere personale Valentino Valentini, il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Bruno Archi – uno dei testimoni del processo Ruby, insieme a Valentini – il consigliere diplomatico di palazzo Chigi, Marco Carnelos, e il rappresentante permanente dell’Italia alla Nato, Stefano Stefanini, sono stati tutti nel mirino della «più grande, più potente, più tecnologicamente sofisticata agenzia di spionaggio che il mondo abbia mai conosciuto», secondo la definizione del prestigioso magazine americano “New Yorker”. Si tratta, ancora una volta, della Nsa. 

(…) I documenti rivelano che nel marzo 2010, Silvio Berlusconi è stato addirittura intercettato nei suoi colloqui con il leader israeliano Binyamin Netanyahu, nel momento di massima crisi tra Stati Uniti e Israele, quando l’annuncio di Netanyahu di costruire mille e seicento case a Gerusalemme est fece sprofondare Washington e Tel Aviv in un gelo diplomatico senza precedenti. A quel punto, secondo quanto ricostruisce un’intercettazione top secret della Nsa, Netanyahu contattò vari paesi europei, tra cui l’Italia, nel tentativo di smussare il conflitto con gli Usa. (…) In risposta, Berlusconi ha promesso di mettere l’Italia a disposizione di Israele, nell’aiutare a rimettere a posto le relazioni di quest’ultima con Washington”.