Berlusconi: “La par condicio? Fatta per cucirmi la bocca”

Pubblicato il 29 Dicembre 2012 - 00:02 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ANCONA – ”Il nostro Paese non è pienamente governabile: va modificata l’architettura dello Stato. La par condicio? Fatta per cucirmi la bocca”: Silvio Berlusconi torna di nuovo all’attacco, nella terza intervista della giornata. Stavolta ha parlato all’emittente Tvrs.

L’ex premier se l’è presa di nuovo con la par condicio: ”Per cucire la bocca al signor Berlusconi la par condicio è diventata di 60 giorni: evidentemente hanno un mare di paura. Ma io dico che come nel ’94 stupiremo tutti. Come nel ’94 sono rimasto l’unico baluardo contro la discesa dei comunisti in Italia”.

”Sono ottimista, da quello che vedo, dai sondaggi, da quello che sento andando in giro a parlare con gli italiani, siamo sulla buona strada per poter risultare vittoriosi, e fare dell’Italia, con una modifica della Costituzione, quello che volevamo fare da sempre: un Paese moderno, civile, un paese in cui i cittadini vivano godendo non soltanto del benessere ma godendo di una vera libertà”.

Berlusconi ha chiesto una modifica ”dell’architettura istituzionale dello Stato”, che consenta al primo ministro di cambiare un ministro se ne ravvisa la necessità, modificare il numero dei Parlamentari delle Camere. ”Se si vuole modernizzare il Paese non si può fare a meno di passare da una riforma della Costituzione”, ha aggiunto.

Negli ultimi 20 anni ”metà del tempo abbiamo governato noi, l’altra metà la sinistra, la quale puntualmente distrutto molte delle cose buone che avevamo fatto noi: per dirne una certe riduzioni delle imposte, per dirne un’altra il ponte sullo stretto, e via di questo passo”.

Ai governi da lui presieduti Berlusconi ha rivendicato anche ”40 riforme fatte”, l’aver affrontato emergenze come quella dei rifiuti a Napoli, e ”gli interventi per il terremoto degli Abruzzi, e con quanta differenza rispetto a quello che il Governo dei tecnici ha fatto in Emilia Romagna”.