Berlusconi riunisce i suoi e fa il punto: “sicuro” della maggioranza il 29, aspetta il “banco di prova” Cosentino

Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 01:44 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

”Voglio fare un discorso alto al Paese e comunque noi andremo avanti”. Silvio Berlusconi sprona i vertici del Pdl, che ha riunito a cena Palazzo Grazioli maredì sera. Ma, racconta chi ha partecipato alla riunione di questa sera, in realtà guarda già al dopo. Il premier è ottimista, anzi considera scontato di ottenere il 29 e il 30 settembre in Parlamento una maggioranza anche più ampia. Già si concentra perciò sui passi successivi. ”E’ alla luce del sole – dice uno dei ministri presenti alla cena – che ci siano dei movimenti in atto nel quadro politico. Abbiamo ragionato sui diversi scenari che si aprono. Berlusconi è molto motivato e ci ha chiesto conto di come andrà a comporsi e scomporsi questa nuova maggioranza”.

Durante la serata si è paralato dei cinque punti del discorso (”Che sarà all’altezza del momento e cercherà il consenso e non lo scontro” assicura il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri) cercando di tratteggiare aperture e possibili segnali a quelle che ormai sono condierate scontate ‘new entry’. ”Non si tratta di una compravendita – afferma il coordinatore Denis Verdini – ma della semplice presa d’atto che esiste un malessere dentro altri partiti, a partire dall’Udc, e quindi è giusto che da noi giungano segnali di attenzione”.

Il coordinatore Ignazio La Russa non vuole sentir parlare di campagna acquisti. ”Noi chiediamo soltanto a chi è stato eletto al Pdl – afferma – di tenere conto degli impegni presi con gli elettori. Piuttosto si guardi alla campagna acquisti fatta dalla sinistra prendendo cinque o sei eletti nelle nostre liste come La Malfa e la Poli Bortone”. Ma resta il fatto che il premier conterebbe anche sui cattolici disillusi dal Pd e di Idv. ”Il 29 e 30 il governo avrà un ampio mandato ad andare avanti dall’aula della Camera – assicura il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri -, con buona pace della sinistra che critica ma teme le elezioni”.

Quanto all’acuirsi delle tensioni con i finiani su temi come la Rai e il caso Cosentino, Gasparri aggiunge: ”Ci hanno assicurato sostegno alle politiche della maggioranza nella quale sono stati eletti. Se qualcuno volesse votare da un lato la maggioranza e da un altro lato attaccarla si aprirebbe una contraddizione che gli italiani non capirebbero”. Durante il vertice si è parlato anche della vicenda Cosentino e del voto di mercoledì nell’aula della Camera, che potrebbe costituire un primo banco di prova di un possibile scontro con i finiani e della costituzione di una diversa maggioranza. Si è ribadita la compattezza al voto contrario sulla possibilità che siano utilizzate le intercettazioni relative a Cosentino. ”Ma non ne abbiamo parlato più di tanto – afferma ancora Gasparri – decide ancora l’Aula. Il relatore finiano Nino Lo Presti ha già annunciato il suo no, Cosentino si è affidato serenamente al giudizio dell’Aula. Ma in ogni caso noi non buttiamo a mare nessuno”.

Al termine del vertice Ignazio La Russa esibisce un programma della festa della Libertà di Milano ”dove ci saranno 9 giorni di dibattito e si farà il punto sull’azione di governo, sugli impegni che abbiamo assolto e quelli che continueremo ad assolvere”. Nel corso della riunione non si sarebbe parlato della vicenda Unicredit- Profumo anche se in ambienti parlamentari del Pdl si parla di una semplice presa d’atto da parte della sfiducia nei confronti dell’ad del colosso bancario.