Berlusconi va al Quirinale, dirà a Napolitano: “Visto? Non c’è governo senza di me”

Pubblicato il 14 Dicembre 2010 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA

L’appuntamento è fissato per le 17. Qualche ora per metabolizzare il voto che ha confermato, con tre voti di scarto, la tenuta del governo e poi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi prenderà la strada che lo porta al Quirinale.

Lo attende il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che fino ad ora, nella partita della fiducia ha fatto da spettatore interessato limitandosi a lanciare appelli a raffica per “svelenire il clima”. Appelli, a guardare la diretta tv, caduti nel vuoto tra il “dito di gasparri”, i tricolori delle pidielline e gli accenni di rissa.

Cosa Berlusconi dirà a Napolitano non è difficile da immaginare: “Sine Silvio nulla salus”, dove il nome del premier sostituisce la Chiesa. “Senza di me non c’è salvezza” spiegherà un Berlusconi “forte” dei numeri. O si va avanti così o si va ad elezioni anticipate. Perché, per i governi tecnici e i berlusconi bis non ci sono spazi. La spallata è fallita, come, del resto, Blitz aveva pronosticato.

E il presidente della Repubblica ne prenderà atto. Forse esorterà il premier a tentare di ricucire lo strappo e a trovare un modo per allargare la base della maggioranza. Con Fini sembra impossibile, con Casini sembra “solo” molto difficile.