Berlusconi, primo paletto: “No alla patrimoniale”

Pubblicato il 17 Novembre 2011 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Stima a Monti sì, patrimoniale no: Berlusconi ha riunito i senatori del Pdl e ha fissato il primo paletto all’azione del primo ministro appena insediato. “La patrimoniale fa calare il valore degli immobili del 15-20% come accaduto in Francia che l’ha fatta”: per l’ex premier è importante che non siano introdotte misure depressive. Poi ha confermato la volontà del suo partito di incidere sull’agenda dell’esecutivo, negando di fatto carta bianca al suo successore: “Voteremo i provvedimenti decidendo volta per volta e spingeremo per fare quelli che avevamo noi in cantiere”. E infatti non ha abbandonato la speranza che su giustizia e intercettazioni l’iter si sia definitivamente interrotto. “‘Non ho più il cellulare”, si è sfogato con i suoi.

Ai suoi ha ripetuto le offerte che aveva fatto a Monti quando ancora era solo un professore cui molti si rivolgevano per dare il suo contributo per il superamento della crisi. Sono cose note, Berlusconi ricorda solo di avergli proposto di fargli da ministro dell’Economia. In realtà aveva proposto, all’inizio,  che Monti accettasse di entrare nel suo governo al posto di Tremonti. In subordine l’altra ipotesi: offerte tutte respinte. Un pensiero Berlusconi lo ha dedicato anche all’ormai ex alleato leghista, con il quale però non ha nessuna intenzione di tagliare i ponti: ”Alcuni nostri senatori facciano da collegamento con la Lega, dobbiamo tenerli vicini. Il Carroccio ha deciso di andare da solo ma in base ai sondaggi loro scendono di un punto mentre noi cresciamo”.

Riferendosi alle modalità della sua defenestrazione, Berlusconi ha sottolineato che il governo Monti rappresenta una  sospensione della democrazia perché si tratta di un esecutivo non eletto dai cittadini. “La decisione è stata praticamente imposta anche nei tempi dal presidente della Repubblica”, ha aggiunto.