Berlusconi: "Non mi ricandido, e niente Quirinale"

Pubblicato il 6 Aprile 2012 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

TEL AVIV – Niente Quirinale, ne' una nuova corsa per palazzo Chigi nel 2013: lo conferma Silvio Berlusconi in una lunga intervista al giornale israeliano piu' venduto, Yediot Ahronot nella quale sottolinea come la ''priorita''' oggi per l'ex premier sia un'altra: ''quella di dare allo Stato una architettura istituzionale che lo renda governabile''. Cioe' andare avanti con le riforme istituzionali.

''Con questo governo di tecnici, proprio perche' sostenuto sia dalla maggioranza che dall'opposizione, spero sia possibile realizzare quelle riforme che diano al governo italiano gli stessi poteri delle altre democrazie occidentali, che riducano ad una Camera il sistema di approvazione delle leggi, che delimitino infine una revisione dei poteri della Corte Costituzionale'', ha spiegato Berlusconi nell'intervista a tutto campo che il giornale pubblica alla vigilia di una visita del presidente del Consiglio Mario Monti nell'area.

Ne' presidente della Repubblica, ne' nuovamente candidato premier, ma ''padre nobile del partito''. E' questo il futuro che Berlusconi ribadisce di vedere per se' stesso. ''Io credo che nel mio status attuale di padre fondatore del partito posso essere maggiormente utile'', taglia corto l'ex presidente del Consiglio.

C'e' spazio anche per un passaggio sulla salute dell'Euro: ''la moneta unica e' probabilmente salva. Credo che nei Paesi dell'Eurozona non vi sia alternativa all'Euro e che passi indietro siano impensabili. Tuttavia, il salvataggio della Grecia non significa che l'Europa abbia del tutto superato le cause della crisi economica, che affondano soprattutto – aggiunge – nella mancanza di una banca di ultima garanzia della moneta unica e di politiche fiscali comuni. In Italia, grazie anche al mio governo, sono stati compiuti i primi passi importanti di un percorso difficile ma inevitabile, che non e' ancora completato e che il governo Monti – conclude Berlusconi – sta portando avanti come propria missione prioritaria''.