Sondaggio: Berlusconi scende ai minimi storici, fiducia solamente al 46%

Pubblicato il 16 Febbraio 2010 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA

Dopo i risultati positivi degli ultimi mesi riprende a scendere la fiducia degli italiani nel premier Silvio Berlusconi. E’ il dato più evidente del sondaggio mensile di Ipr Marketing sulla fiducia nel premier, nel governo e nelle forze politiche. L’altro elemento emergente è una ripresa dei partiti del centrosinistra: Pd e Idv guadagnano terreno mentre per gli altri è crescita zero.

Il sondaggio, come tutti i mesi, esamina il livello di fiducia. Nel caso di Berlusconi scendono a 46 (su 100) gli interpellati che esprimono “molta” o “abbastanza” fiducia nel suo operato. Erano 48 a gennaio e dicembre e 45 a novembre e ottobre. Il Cavaliere, dunque, torna vicino ai suoi minimi storici. Nell’ottobre del 2008 era arrivato al 62% di giudizi positivi. Sale, invece, sopra il 50 per cento e arriva al 52% la percentuale di coloro che esprimono “poca” o nessuna” fiducia nel premier. E’ la più alta mai raggiunta. Gli indecisi, infatti, sono solo il 2%.

Non si muove il governo. Per il quarto mese consecutivo la percentuale di coloro che esprimono “molta” o “abbastanza” fiducia è ferma al 40% (minimo di sempre). Bloccati anche al 56% coloro che ne hanno “poca” o “nessuna”. Stesso dato, ovviamente, anche per gli indecisi: 4%.

Nella classifica dei ministri è sempre in testa il responsabile di welfare e lavoro Maurizio Sacconi (62% di “fiduciosi”) vicino al suo massimo storico di 63% (luglio 2009). Al secondo posto sempre Maroni 60%. Perde tre punti il responsabile della funzione pubblica Renato Brunetta che passa dal 61 al 58 per cento di fiduciosi. La sua candidatura a sindaco di Venezia non è evidentemente piaciuta a una parte degli interpellati. Tra gli altri, perdono due punti Frattini, Bondi e la Brambilla (fanalino di coda con il 28% di fiducia). Guadagnano, invece, Scajola avvantaggiato chiaramente dalla difesa dei posti di lavoro nella vicenda Fiat e Giorgia Meloni. Un punto in più a Tremonti e Mara Carfagna, uno in meno per Gelmini e Zaia.

Il sondaggio segnala anche la crescita delle forze di centrosinistra. Il Pd, dopo la flessione di 4 punti del mese scorso, risale da 37 al 40 per cento di “fiduciosi” riavvicinandosi al suo massimo (41%). Due punti in più (dal 36 al 38) per l’Idv. Tutti fermi gli altri. In testa c’è il Pdl (46%), la Lega Nord 31%.