Berlusconi: “3 miliardi di manovra, progetto tasse” e “niente voto”

Pubblicato il 9 Giugno 2011 - 16:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Merito un monumento, abbiamo fatto miracoli, la manovra sarà di 3 miliardi, progetto fisco entro l’estate, va tutto bene entro il 2013”, quindi “domenica non voto”. Sono questi gli annunci fatti dal premier Silvio Berlusconi al termine del Consiglio dei ministri del 9 giugno.

Belrusconi ha spiegato che “gli italiani dovrebbero farci un monumento, se sapessero quello che il governo ha fatto per loro” perché “credo che veramente abbiamo portato avanti una attività che ha del miracoloso”, ma non lo sanno perché i media “mistificano la realtà”.

Poi il presidente del Consiglio si è come al solito autocelebrato, citando non meglio precisate fonti: ”Io mi ritrovo ancora ad essere sulla vetta nella considerazione dei cittadini”, ha detto riferito ai leader dei Paesi europei. Berlusconi ha citato ad esempio alcuni dati fra i quali quelli di Sarkozy al 21% di gradimento e di Zapatero sotto il 20%.

In virtù di questo “lavoro eccezionale”, Berlusconi ha scherzato sulla durata del governo: “Gli italiani dovranno sopportarci fino al 2013”.

Il progetto della riforma fiscale, ha detto Berlusconi, sarà presentato al più presto: “Bossi e Tremonti sono d’accordo, il governo varerà la legge delega sulla riforma del fisco prima dell’estate”.

Sempre in tema economico, il premier ha annunciato l’entità della manovra: “Quest’anno faremo un’opera di manutenzione di qualche miliardo, tre miliardi. Faremo nei prossimi anni quello che abbiamo già fatto negli anni precedenti”.

”Non sono 33 miliardi per niente, state tranquilli, inutile andare a preoccupare i cittadini per cose che non sono vere, andremo avanti con uno 0,7-0,8 di Pil, non c’e’ da preoccuparsi”. Così Berlusconi ha risposto in conferenza stampa a palazzo Chigi ad una domanda sull’ipotesi che a settembre una correzione dei conti pubblici da 33 miliardi.

Quindi, parlando dei referendum del 12 e 13 giugno, Belrusconi ha annunciato che si asterrà: ”Penso che non mi recherò a votare”.