Bertuzzi-Lavarra (Pd): “Imu su terreni agricoli è ingiusta, governo intervenga”

Pubblicato il 4 Febbraio 2013 - 19:24| Aggiornato il 27 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “L’Imu su fabbricati e terreni rurali è ingiusta: occorre rimediare al più presto a errori e iniquità”. E’ la proposta avanzata dalla senatrice Pd Maria Teresa Bertuzzi e dal coordinatore del forum per le politiche agricole Enzo Lavarra. “Come Partito Democratico – si legge in una nota – lo abbiamo sostenuto sin dalle prime battute: l’Imu per fabbricati e terreni rurali è ingiusta e insostenibile. Ingiusta, perché nell’imporla non si è tenuto conto della loro stessa funzione di fattori della produzione. Insostenibile, perché applicata al buio, senza conoscere la reale base imponibile”.

“Il Partito Democratico – prosegue la nota – durante la discussione del decreto Salva Italia, fece una proposta concreta e con efficacia immediata, che avrebbe risolto in parte il problema. Era stato previsto, infatti, un versamento di 200€ per fabbricato fino al completamento degli accatastamenti, proposta, però, rigettata, a suo tempo, dal Governo e non votata in commissione da Pdl e Lega“.

“Ad oggi – continua Lavarra – il problema non è stato ancora risolto, rendendo di fatto inapplicabile anche la clausola di salvaguardia. Inoltre, non si conosce ancora il gettito del comparto agricolo. Il conteggio complessivo delle entrate dello Stato derivante dall’imposizione dell’Imu per tale settore, infatti, doveva avvenire entro lo scorso 10 dicembre, ma non è avvenuto. Il ministro Catania si era impegnato a riunire le associazioni agricole per fornire i dati del gettito e riformulare i coefficienti, ma anche ciò non è accaduto. Invitiamo, quindi, il ministro a rispettare il suo impegno quanto prima, anche perché ci sono notevoli problemi per le imprese ad accedere all’agenzia del territorio per completare le procedure di accatastamento. Il rischio reale che scattino sanzioni pesantissime esiste ed è imminente”.

“La proposta Pd – afferma Bertuzzi – è ancora valida. Si completi l’accatastamento, prevedendo il forfait fino a che il procedimento non sarà completato, impegnandosi a portare in detrazione ogni singolo euro in più versato, ed applicando i provvedimenti esclusivamente quando i coefficienti saranno rivisti eliminando tutte le distorsioni presenti”.

“Siamo seriamente preoccupati – concludono i due esponenti democratici – che gli impegni della campagna elettorale portino definitivamente al caos il settore agricolo. Il Governo intervenga”.