“Biotestamento, fermiano la legge illiberale”: a teatro con Saviano e Beppino Englaro

Pubblicato il 21 Febbraio 2011 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ polemica sullo spettacolo teatrale “Testamento biologico. Sentimenti e diritti a confronto», iniziativa teatrale di Ignazio Marino, che va in scena lunedì sera alle 21 al teatro Sala Umberto. Un modo nuovo, ed inedito, di parlare di biotestamento a pochi giorni dell’arrivo del ddl sulle dichiarazioni anticipate di trattamento in Aula alla Camera il prossimo marzo. Tra i protagonisti, oltre a Ignazio Marini, Beppino Englaro e lo scrittore Roberto Saviano che parlerà attraverso un videomessaggio.

”Sembra un ddl illiberale – afferma lo scrittore nel suo messaggio – ma non lo è: complica le cose, burocratizza e non va nella direzione della libera scelta”. Questa, ha proseguito Saviano, “è una battaglia che riguarda la vita, la costruzione della democrazia, è un passo verso la libertà perché è un passo verso la scelta”, e quella fatta da Beppino Englaro per la figlia Eluana, dice, è ”una battaglia di democrazia”.

Gli fa eco il presidente di Sinistra ecologia libertà, Nichi Vendola, che aderisce all’appello di Saviano: ”C’è bisogno di una battaglia di civiltà” per ”garantire i diritti di ciascuno di noi”.

L’idea è quella di un confronto che rifletta diversi punti di vista: ”Affronteremo l’argomento – ha spiegato il regista Accordino – con delle testimonianze-tributo; ci saranno artisti ma anche politici che testimonieranno la difficile scelta dell’autodeterminazione della persona”. Cosi’, sul palco ci sara’ un inedito Ignazio Marino al suo debutto da attore: reciterà una lettera d’amore ad una donna, da lui composta, da parte di un malato terminale. L’obiettivo con il biotestamento, ha affermato il senatore, è garantire la dignità della persona e la libertà di scelta sulle cure. E non è mancato un riferimento al premier: questo ddl, ha detto il senatore, ”serve per rinsaldare una maggioranza traballante e si tira fuori dal cassetto ora perché serve al presidente del Consiglio che vede la sua maggioranza a rischio, investito dagli scandali, e utilizza uno strumento così importante, che riguarda la dignità della vita, strumentalmente”.

Nello stesso happening messo in scena pochi giorni fa a Milano, Englaro è rimasto in silenzio sul palco, in segno simbolico di protesta. Stasera il padre di Eluana è atteso sul palco di Roma. Intanto, il clima resta acceso in attesa dell’approdo del ddl alla Camera. E se il teatro diventa nuovo luogo di confronto, la piazza rimane luogo d’eccellenza per la protesta: stamani l’associazione Luca Coscioni, insieme al coordinamento laico nazionale, che raggruppa una quarantina di associazioni in tutta Italia, ha organizzato un sit-in davanti a Montecitorio.

Per protestare contro l’approvazione del provvedimento e dire ‘no’ alla “tortura di stato”. Nella maggioranza il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ricorda che “il testo oggi dà a tutti la possibilità di scegliere a quali terapie sottoporsi quando non si sia più in condizione di esprimere la propria volontà. La verità è che non si vuole affermare la libertà di scelta delle cure ma si chiede l’eutanasia”. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl, invita i cattolici a riflettere sul laicismo del Pd.