Bologna, Delbono “allontana” le escort: “Nessuna analogia con Palazzo Grazioli”

Pubblicato il 26 Gennaio 2010 - 22:28 OLTRE 6 MESI FA

Non c’è nessuna similitudine tra il “Cinzia-gate” che si è abbattuto a Bologna contro il sindaco Flavio Delbono e il presunto scandalo delle escort a Palazzo Grazioli che ha coinvolto il premier Berlusconi.

A spiegarlo è stato proprio il sindaco dimissionario, come riferisce l’Ansa. «Non vedo collegamenti tra le due vicende», ha detto in un’intervista a “Otto e mezzo” su La7.

Poi ha aggiunto: «Quello che so è che la destra è molto più brava perchè ha a disposizione strumenti importanti diciamo giornalistici-televisi. È molto più efficace in questo tipo di strategie. Cioè si crea il caso, il caso rimbalza ovviamente nelle Procure, da lì diventa anche poi politico».

Da qui un suggerimento: «Sconsiglio al centrosinistra di inseguire la destra su questo approccio», pur precisando di aver fiducia nella magistratura. «Bisogna averne – ha detto – Altrimenti sarebbe come andare in sala operatoria e dubitare nel chirurgo».

Il sindaco ha poi rivolto parole dure contro la sua ex segretaria ed ex compagna Cinzia Cracchi, definendola «una signora delusa perchè l’avevo lasciata e che ho sempre aiutato economicamente» e comunque sposata e con un’altra famiglia.

Ha rimarcato come il filo conduttore di tutta la vicenda sia stato l’aiuto economico offerto a lei per anni. «Vorrei ricordare che i capi di imputazione che mi riguardano hanno in comune una cosa: i soldi per questa persona».

Un’ultima battuta sul perchè di tanto livore da parte della ex: «Come vede ha perso un pò di benefit, anzi forse non è solo il sentimento che le è venuto meno», ha concluso.