Bossi: “Gabbie previdenziali, nord sfruttato dal sud”

Pubblicato il 31 Ottobre 2011 - 22:15| Aggiornato il 1 Novembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

PECORARA (PIACENZA) – ”Bisogna fare le gabbie previdenziali, e’ una bella idea, al nord danno piu’ di quello che ottengono, mentre al sud danno poco e ricevono di piu”’. E’ la proposta lanciata dal leader della Lega Umberto Bossi, che ne ha parlato alla Festa della zucca di Pecorara (Piacenza).

”Il Nordottiene meno di quello che paga, il Sud paga il 59% e ottiene di piu’. Si volevano tagliare le pensioni ai lavoratori del Nord che hanno gia’ pagato, noi ci siamo schierati e li abbiamo fermati. Il federalismo – ha aggiunto rispondendo a chi dalla platea lo invocava – lo abbiamo gia’ preso, ma non basta, servono le gabbie previdenziali. Ognuno deve ottenere per quello che paga”. Secondo Bossi, ”a parte la Lombardia che e’ in pari, le altre regioni del nord, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, danno piu’ di quello che ottengono, mentre al sud danno poco e ricevono di piu”’.

”Le tasse permettono di mantenere un pubblico impiego sterminato, milioni di persone vivono alle spalle del nord, ditemi se e’ un Paese che puo’ durare, Io ho i miei dubbi, non basta metter fuori la bandiera tricolore”, ha sottolineato Bossi. ”Noi siamo abituati a lottare e non vogliamo andare a picco, il nord e’ la prima forza industriale d’Europa e sara’ dura mandarci a picco, teniamo duro finche’ un giorno non saremo liberi’, ha detto ancora il Senatur al pubblico di Pecorara.

”Non ancora, non e’ mica facile fare le cose”, ha detto Bossi dal palco a un militante che gli aveva gridato ”Umberto, ci hai salvato dal fallimento”. ”Non e’ – ha aggiunto Bossi – che uno a va a Roma, schiaccia un bottone ed e’ tutto a posto”.

Il Senatur ha poi detto: ”Sulla famosa lettera all’Europa la Lega e’ stata determinante, io sto sempre all’erta quando sento parlare d’Europa”. Al suo fianco, sul palco, il ministro Giulio Tremonti. ”L’Europa – ha aggiunto – vede un Paese che non e’ quello che e’ in realta’, ovvero due Paesi divisi, uniti da quei disgraziati dei savoiardi, se il nord fosse libero sarebbe uno dei paesi piu’ricchi d’Europa”.

Bossi poi dichiara di non rinunciare ai ministeri a Monza: ”Sui ministeri, non possono fare niente, sono a Monza e la’ restano. E’ il primo passo del nord che per anni ha subito e taciuto, ora non tace piu”’.

Ai militanti che gridavano ”Padania libera” e ”Secessione”, Bossi ha detto che ”questo e’ il grido che fa tremare quei coglionazzi del centralismo romano. Nessuno puo’ fermare il popolo, ci ha provato anche Gheddafi, si e’visto che fine ha fatto”.

I giornalisti non sono stati risparmiati dal leader della Lega, che ha detto: “‘Scrivete dei pezzi che meritereste di essere mandati in galera, pezzi sulla mia famiglia, prima o poi o vi spacchiamo la faccia o vi denunciamo. Verra’ un giorno – ha aggiunto – che la gente vi pigliera’ per il collo, la gente ne ha piene le scatole. Questi graffiano le pagine con tutte le balle e i magistrati non li condannano. Loro scrivono, perche’ si sentono difesi alle spalle, qualcuno meriterebbe qualche cazzottone in faccia”.

Infine Bossi placa i toni e rispondendo alle domande di chi gli chiedeva un commento sul rischio terrorismo paventato dal ministro del Welfare dice: ”La situazione non e’ molto tranquilla, su questo Sacconi ha ragione. Speriamo di no”.