Capezzone: “L’aggressione? Sono i rischi che corre chi sta vicino a Berlusconi”

Pubblicato il 27 Ottobre 2010 - 14:09 OLTRE 6 MESI FA

Daniele Capezzone

Il giorno dopo l’aggressione subita a Roma il portavoce del Pdl Daniele Capezzone sceglie il Tg2 per commentare la notizia e chiama nuovamente in causa il “clima d’odio”.

“Non voglio accusare la sinistra – spiega Capezzone –  da cittadino spero che ci siano un grande centrodestra e un grande centrosinistra, ma la sinistra deve fare barriera tra se stessa e alcuni fabbricatori di odio, qualche fabbrica di Tartaglia (l’aggressore che lanciò una statuetta a Berlusconi, ndr) che ha lavorato anche troppo”.

“Poteva andare peggio – ha spiegato – ho ancora un po’ di dolore, ma sono soprattutto dispiaciuto e amareggiato: io sono uno normale, abituato ad andare in giro senza protezione, a usare i mezzi pubblici, sarebbe una sconfitta dovere cambiare abitudini”.

Riguardo al responsabile dell’aggressione, il portavoce del Pdl ha affermato: «Non so se fosse un balordo qualsiasi o con motivazioni politiche, di certo c’è un brutto clima e chi sta vicino a Silvio Berlusconi rischia la criminalizzazione quando va bene e l’aggressione fisica quando va male, e questo è ingiusto”.