Casini: “Basta governo tecnico, dal 2013 esecutivo politico”

Pubblicato il 26 Giugno 2012 - 20:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Io propongo di passare da un governo tecnico ad un governo con connotazioni politiche che unisca le forze migliori del Paese. Volete chiamarla svolta? Fatelo, ma e’ in piena continuità con ciò che ho sempre detto”. Lo ha detto, ad ‘Otto e mezzo’ su La7, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che poi ha precisato: “E’ evidente per tutti quelli che mi hanno ascoltato che la ‘svolta’ dal governo tecnico ad uno politico e’ riferita al passaggio elettorale del 2013, qualsiasi altra interpretazione e’ frutto di fantasia”.

”Non c’e’ per l’Italia un negoziatore migliore di Monti. Se a Bruxelles il vertice va bene, meglio. Se va male dovremo sostenere Monti ancora di piu’, perche’ sarebbe irresponsabile togliergli la fiducia anche se temo che ci sia chi vuole farlo”, ha aggiunto Casini.

Il leader dell’Udc ha detto: ”Noi siamo i moderati. Le primarie sono un problema del Pd e io rispetto le loro scelte. Rispetto tanto Bersani quanto Renzi – rispondendo ad una domanda di Lilli Gruber Casini -. Bersani pero’ lo vedo piu’ incardinato come uomo di sinistra, non cambia idea ogni giorno come invce adesso capita a molti. Renzi fa un discorso piu’ generazionale. Io da vecchio dinosauro un po’ lo invidio, lo vedo giovane e provo nostalgia”.

Casini ha poi detto di Antonio di Pietro: ”Lei ha letto i giornali ultimamente? Di Pietro ritiene il governo di Monti in continuita’ con quello di Berlusconi, io non sono affatto d’accordo  e credo neppure Bersani. Di Pietro ha fatto chiarezza su tutto, non c’e’ bisogno di aggiungere altro”.

Il patto tra moderati e progressisti servira’ a ”salvare l’Italia, perche’ non lo fara’ Grillo con le sue tesi azzardate, ne’ si puo’ tornare indietro, ed io  sento preoccupanti sintomi di regressione – ha aggiunto il leader dell’Udc -. Sento una irresponsabilita’ crescente – prosegue – molti stanno facendo calcoli sulle spalle  dl Paese, dicono che due terzi dei loro elettori non vogliono Monti. Anche per me e’ duro sostenere scelte che sono impopolari, ma serve e mi assumo le mie responsabilita”’.

”Monti ha fatto un discorso bellissimo e consapevole. Va a Bruxelles con le idee chiare e sa cosa sostenere con gli altri partner. Oggi c’e’ chi fa il leone spiegandogli cosa deve dire a Bruxelles, ma in passato ha fatto la pecora’, ha detto poi Casini riferendosi a Berlusconi.

”Se il Pdl potra’ stare nel patto per salvare l’Italia? Bisogna chiederlo a loro. Berlusconi con  quello che dice si tira fuori da qualsiasi responsabilita’ nazionale. Alfano e’ invece responsabilissimo, ma non so se e’ in condizione di fare la svolta che in molti nel Pdl chiedono, se Berlusconi torna a dare le carte”, ha aggiunto Casini. ”Mi pare che oggi anche Ferrara abbia detto cose pesantine non tanto su Casini, ma sul Pdl – prosegue Casini – E quanto al fatto che per Berlusconi io mi portero’ dietro solo il 10 per cento del mio elettorato, devo dire che mi sta allungando la vita, visto che in questi anni io i voti li ho guadagnati, mentre lui li ha dimezzati”.

”Ai tanti del Pdl che mi dicono ‘bravo, veniamo anche noi con te – prosegue il leader Udc – dico ‘ragazzi, datevi una sveglia’. Perche’ mezza destra europea stava con Hollande, il mondo e’ cambiato, Alfano e’ serio e perbene ma non si puo’ tornare alle telenovelas del passato”. Quanto a Berlusconi, che sostiene di voler far il ministro dell’economia, Casini chiosa: ”Allacciamoci le cinture di sicurezza, perturbazioni in vista!”.

Casini ha poi detto del presidente della Camera Gianfranco Fini: ”Con Fini siamo sempre in sintonia. Oggi l’ho visto e siamo d’accordo, lo siamo sempre stati al di la’ dei gossip giornalistici”. Casini ha poi aggiunto:”La riforma della legge elettorale si fara’ anche se si dovesse andare a elezioni anticipate. Stiamo lavorando anche in queste ore perche’ si deve fare. Si fara’, e io sono per dare le preferenze di genere ai cittadini, piu’ donne in Parlamento e diamo la scelta ai cittadini. Si puo’ fare in 20 giorni”.