Catone non è censore: “La morale di Berlusconi non è un problema”. E con la firma fa nascere i “Responsabili”

Pubblicato il 20 Gennaio 2011 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA

Ne servivano 20 ed erano solo in 19. Poi, in extremis, si è aggiunto l’ex finiano Giampiero Catone ed il gruppo dei “Responsabili”, la terza gamba del governo Berlusconi alla Camera, ha preso il via.

I venti, ad onor del vero, fino a mercoledì c’erano tutti. Invece, ad un certo punto, è arrivato il “no” di Antonio Gaglione e si è scesi sotto la quota minima prevista. A quel punto, per convincere Catone, è sceso in campo Silvio Berlusconi in persona. L’ex finiano non nè fa mistero: “E’ chiaro che sono stato sollecitato, il presidente mi ha chiamato ed io ho risposto, perché l’ho sentito preoccupato”. Non per Ruby, precisa il deputato, ma per il ritmo lento cui lavora la Camera.

Il Corriere della Sera, in un pezzo a firma Monica Guerzoni, ipotizza un posto da sottosegretario come premio. Catone, però, smentisce e dice: “Non mi interessa, la mia è solo una firma tecnica e le perplessità sul gruppo restano”.

Catone è anche editore del quotidiano La Discussione, vicinissimo al mondo cattolico. Eppure bunga bunga e ragazzine non sono un problema da censurare: “La morale è da salvaguardare sempre – spiega – ma in Vaticano hanno detto che di fronte al gossip deve prevalere la responsabilità di salvare il governo”.