Ciampi: Berlusconi mi implorò di accettare secondo mandato

Pubblicato il 11 Dicembre 2009 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA

«Faccio fatica a commentare sortite così inqualificabili, che riflettono tempi molto tristi. Per quel che mi riguarda mi verrebbe voglia di rivolgere una domanda al premier: perché mai venne nel mio studio, il pomeriggio del 3 maggio 2006, accompagnato da Gianni Letta, a implorarmi di accettare il rinnovo del mandato da capo dello Stato? Perché lo fece se mi considerava un uomo di parte, di sinistra?».

Così il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in merito al discorso pronunciato ieri da Silvio Berlusconi nella riunione del Ppe a Bonn.

«Ognuno è responsabile di ciò che fa e dice e, nel caso di un politico, sta ai cittadini esprimere un giudizio», dichiara Ciampi in un’intervista al Corriere della Sera. «Ma stavolta ci sarebbe quasi da valutare anche se chi lancia questo genere di accuse sia davvero pienamente padrone di sé».

Per l’ex Presidente «a questo punto c’é da essere scoraggiati. Bisognerebbe che tutti si impegnassero a unire gli italiani come ho tentato di fare io. Sono un uomo di pace ma anche di verità – aggiunge – e oggi più che mai, per smontare queste nuove mistificazioni, ciò che conta è solo raccontare la verità». Ciampi sottolinea di aver nominato alla Consulta «tutti giuristi stimatissimi, scelti in base a criteri di competenza». Sulla sua militanza politica, «a parte un biennio nel partito d’Azione di Livorno, subito dopo la guerra, sono sempre stato un uomo delle istituzioni».