Cimici da Bossi: la procura di Roma apre un’inchiesta
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale sul caso delle cimici trovate nell’ufficio e nella abitazione del leader della Lega Umberto Bossi.
Il fascicolo, contro ignoti, è stato aperto d’ufficio dal procuratore Giovanni Ferrara sulla base delle dichiarazioni fatte da Bossi la scorsa notte a Ponte di Legno circa la scoperta, due mesi fa, di cimici nel suo ufficio presso il ministero delle Riforme e nella sua casa romana. I reati ipotizzati sono quelli previsti dagli articoli 617 e 617 bis del codice penale: ossia ”cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche”, il primo, e ”installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche”, il secondo.