M5S: “Nessuna fiducia ai partiti. Governo tecnico? Vediamo”

Pubblicato il 4 Marzo 2013 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I Cinque Stelle non daranno la fiducia a un governo dei partiti. La daranno, forse, a un governo tecnico, e comunque ogni decisione è nelle mani del presidente Napolitano. Lo dice Vito Crimi, capogruppo al Senato del Movimento, in una conferenza stampa inizialmente fissata, poi annullata, poi invece fatta. ”Ribadiamo che come detto in campagna elettorale, e da anni, il M5S non può e non darà alcuna fiducia al governo dei partiti”.

‘Il governo lo individuerà il presidente Napolitano. Altro non c’è da dire”. Può sembrare scontato, in effetti è il presidente della Repubblica ad affidare l’incarico per un governo, ma è comunque un monito ai partiti. Soprattutto ai tentativi di Pierluigi Bersani di avere la fiducia e l’appoggio del Movimento. Meglio un governo che sia tecnico, per i 5 Stelle: ”Vediamo, prima lo facciano” poi il M5S deciderà, continua Crimi che aggiunge: ”Non siamo la coalizione che ha vinto: sta a chi ha vinto e al presidente Napolitano decidere. Una soluzione? Un governo a cinque stelle”.

Il M5S non si darà alcuna clausola anti-Scilipoti, chiarisce Crimi. ”Il vincolo di mandato non è previsto dalla Costituzione, non è prevista la possibilità di vincolare il mandato di un parlamentare” precisa. Il M5S pubblicherà entro 90 giorni la rendicontazione delle spese elettorali effettuate con i 600 mila euro raccolti grazie alle donazioni di attivisti. Inoltre anche le risorse destinate ai gruppi parlamentari avranno ”solidi vincoli”: il 55% delle risorse verrà destinato a personale che compare in elenchi della pubblica amministrazione e ”che noi non conosciamo”.

Intanto, dopo la scelta di Crimi e Lombardi come capigruppo, l’Ansa sottolinea le prime divisioni all’interno del M5S:

Venti senatori di M5S non hanno votato per il capogruppo Vito Crimi. ”Il capogruppo del Senato è stato eletto con 34 preferenze su 54”, fa sapere lo stesso Crimi. Anche alla Camera la votazione avrebbe riguardato 37 deputati su 109 a favore di Roberta Lombardi. Per la carica dei capigruppo alla Camera – ha riferito Crimi – si sono presentate una decina di persone.

(Foto Lapresse)