Cisl, Raffaele Bonanni: “Tagliare le tasse subito o protesta sociale”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Luglio 2013 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA
Cisl, Raffaele Bonanni: "Tagliare le tasse subito o protesta sociale"

Cisl, Raffaele Bonanni: “Tagliare le tasse subito o protesta sociale” (Foto LaPresse)

ROMA – “Tagliare le tasse subito o daremo voce alla protesta sociale“. Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, spiega in un’intervista a La Stampa che “la crisi ci ha stroncato, le tasse sono al top, la corruzione è diffusissima, la credibilità della politica è a zero”, tutte condizioni che hanno portato ad un “punto di rottura“.

Bonanni non sa se il paese riuscirà ad uscire dalla crisi, spiega a Roberto Giovannini de La Stampa:

“Non lo so. Io concordo con un commentatore come Panebianco quando dice che c’è un sistema di potere che difende uno status quo basato sullo spreco e sulla spesa pubblica. Un sistema che ha incamerato, nonostante tutte le promesse, i recuperi di gettito dall’evasione fiscale. Una spesa pubblica che non è fatta di stipendi o di “fannulloni”, ma di prebende per i politici, di appalti, convenzioni e concessioni manovrate da gruppi politico-economici. È un grumo che non si giustifica. Finché questa storia non cambia saremo schiacciati dalle tasse. E finché le tasse saranno così alte non usciremo dalla crisi”.

Per Bonanni sono troppi gli sprechi e le famiglie non ce la fanno più, ma tagliare la spesa è difficile e richiede tempo:

“Una volta pensavo che prima si dovevano trovare le risorse e poi si potevano tagliare le tasse. Ora ho capito che questo incentiva a non ridurre la spesa mai. La crisi ci ha stroncato; le tasse sono al top; la corruzione è diffusissima; la credibilità della politica è a zero. Siamo a un punto di rottura. Per questo dico che se vogliamo uscirne dobbiamo tagliare le tasse. E subito”.

Il compito del governo guidato da Enrico Letta, secondo il segretario della Cisl, è ridurre le tasse, nonostante Ue, Bce e mercati potrebbero distruggerci, perché l’economia va rilanciata. L’alternativa, secondo Bonanni, è la protesta sociale:

“Vorrà dire che faremo casino, che reagiremo. Letta ha tutte le possibilità per allestire una manovra di crescita, basata sugli sgravi fiscali. Per questo dobbiamo spingere fortemente, anche per dargli più coraggio. Ma se non lo fa saranno guai. Daremo voce alla protesta sociale”.

Incontro positivo quello con Letta, spiega Bonanni, ma la gente è stanca:

“La discussione è andata bene, ci ha detto che è d’accordo con noi. Ma capisco che tra quello che dice lui, che è in buona fede, e quello che gli consentiranno questi del blocco della spesa, ci può essere una grande differenza. La si può colmare con un grande coraggio del premier, se vorrà mettere il carro davanti ai buoi; oppure con la forza di un grande movimento di protesta. Su questo Cgil-Cisl-Uil sono molto unite e determinate La gente non ce la fa più e si ribellerà”.