Comunali. A Cefalù Sgarbi “incandidabile” ma si vota

Pubblicato il 4 Maggio 2012 - 20:57| Aggiornato il 5 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO, 4 MAG – Dopo il Tribunale di Marsala anche la Corte d'appello di Palermo ha dichiarato Vittorio Sgarbi ''incandidabile''. Ma il nome del critico restera' nelle schede per le elezioni amministrative di Cefalu'. Per la Regione non si possono piu' rinviare, come chiedeva il prefetto, le operazioni elettorali. In questi casi, ha spiegato l'assessore regionale agli enti locali Caterina Chinnici, non sono previsti ''rimedi giuridici''.

Il nome di Sgarbi, che ha confermato l'intenzione di restare in corsa, comparira' quindi nella scheda con le due liste collegate: il ''Partito della rivoluzione'' e ''Cefalu' cambia''. Allo stato, ha spiegato l'assessore Chinnici, e' questa una soluzione obbligata. ''Qualsiasi intervento della Regione – ha detto – rappresenterebbe l'esercizio di un potere non attribuito dalla legge e quindi in contrasto con i principi costituzionalmente garantiti connessi all'esercizio del diritto di voto''.

Con un provvedimento di 24 pagine depositato nella tarda mattinata, i giudici della prima sezione civile presieduta da Rocco Camerata Scovazzo avevano estromesso Sgarbi dalle elezioni in base a una norma del testo unico degli enti locali (l'articolo 143) il quale stabilisce che non possono concorrere al primo turno elettorale utile gli amministratori di enti sciolti per infiltrazioni mafiose. E' il caso di Sgarbi che era sindaco del Comune di Salemi (Trapani) sciolto, dopo un'ispezione ministeriale, per infiltrazioni mafiose. L'attivita' amministrativa, secondo gli ispettori, sarebbe stata condizionata dagli interventi di Giuseppe Giammarinaro, coinvolto in un'inchiesta culminata con il sequestro di beni per 35 milioni.

E' la prima volta che viene utilizzata questa norma per fermare una candidatura. L'assenza di precedenti ha complicato la vicenda e la ricerca di una soluzione. Sgarbi ha mantenuto la decisione di partecipare alle elezioni e anche nel comizio che ha chiuso questa sera la sua campagna elettorale ha detto che non si fermera'. Ha annunciato nuovi ricorsi. ''La mia ultima speranza – ha detto – e' che un giudice libero, in Cassazione, ristabilisca la verita' contro i ladri di giustizia che hanno umiliato e umiliano la Sicilia''.

Tutto questo, per il coordinatore siciliano del Pdl Giuseppe Castiglione, rivela la ''presunzione e l'arroganza'' di Sgarbi. E a farne le spese ''sono solo gli elettori di Cefalu' gettati nella confusione a due giorni dalle elezioni''.