Comunione e Liberazione, autodifesa di Cesana: “Non siamo una lobby”

Pubblicato il 21 Aprile 2012 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Dipingere Cl come una lobby e' ''la distorsione maggiore'' che e' apparsa nella vicenda che ha coinvolto Roberto Formigoni, secondo Giancarlo Cesana, uno dei leader storici di Comunione e Liberazione.

Il presidente della Lombardia e' al centro delle polemiche per i viaggi che sarebbero stati pagati da Pietro Dacco', arrestato con l'accusa di aver dirottato fondi neri dal San Raffaele e dalla fondazione Maugeri. E sui giornali si e' parlato di un certo distacco nei confronti di Formigoni da parte del movimento di cui fa parte (tanto che oggi il governatore e' a Rimini per il consueto ritiro spirituale di Cl).

''Formigoni – ha sottolineato Cesana – e' uno che rappresenta il mondo di Cl da anni e in quello che ha fatto c'e' anche molta positivita'''. ''Ha dato le sue ragioni con una lettera e poi si vedra' – ha aggiunto -. Cl non e' un partito politico'' e non e' ''nemmeno una lobby''. ''Questo – ha precisato – non e' vero nei numeri e nei fatti''. Un esempio e' ''la sanita'. Sono tutti di Cl? Proviamo a contarli!''.

La verita', secondo il leader laico del movimento, e' che ''cercano di creare un danno a Cl''. ''Questi processi mediatici – ha concluso – danno una visione distorta in cui tutti sono colpevoli'', cosa che invece non succede in tribunale dove ci sono anche assoluzioni.