Il Giornale: conti esteri e società riconducibili ai Ds. I documenti del “Fondo Quercia”

Pubblicato il 4 Aprile 2011 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il Giornale, in un articolo a firma di Gian Marco Chiocci e Luca Fazzo, ha ripreso il caso del “Fondo Quercia”, ossia gli ipotetici fondi esteri riconducibili ai Ds. Nel dossier che è stato desecretato su ordine di un giudice di Milano, scrivono i due, ci sarebbero i nomi di società e fondi riconducibili ai Ds. Massimo D’Alema aveva in passato definito una “bufala” questi documenti.

Ricordano Chiocci e Fazzo che, “in base al decreto Mastella – varato in fretta e furia dal Parlamento dopo l’esplosione dello scandalo Telecom – tutti i dossier erano destinati a essere distrutti, seppellendo per sempre i loro contenuti, veri o fasulli che fossero”.

Nella sua intervista a Giuseppe D’Avanzo di Repubblica, l’ex capo della security di Telecom, Giuliano Tavaroli, aveva riassunto così i risultati del dossieraggio: «I soldi hanno viaggiato in giro per l’Europa, per poi approdare a Londra nel conto dell’Oak Fund cui erano interessati i fratelli Magnoni e dove aveva la firma Nicola Rossi e Piero Fassino. Queste cose le ho dette anche ai pm ma loro mi dicevano: non scriviamo i nomi sul verbale, diciamo esponenti politici». All’epoca, infatti, Tavaroli aveva incaricato un’agenzia di investigazioni di scrivere un rapporto su quello che fu ribattezzato “Oak Fund” (Fondo quercia, appunto).