Copasir: “Il segreto di Stato dopo 30 anni deve decadere”

Pubblicato il 3 Novembre 2010 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA

Massimo D'Alema

Il segreto di stato deve decadere dopo 30 anni: non vi devono essere dunque ”protezioni di secondo livello”, come invece suggerito dalla Commissione Granata, il pool di giuristi guidato dal presidente emerito della Corte Costituzionale Renato Granata incaricato dal governo di formulare proposte in materia. E’ questo il contenuto del parere, non vincolante, che il Copasir ha inviato al governo. ”Il Comitato – ha detto il presidente, Massimo D’Alema – si è espresso per evitare ogni estensione del segreto di stato, che deve rimanere una scelta di natura straordinaria ed eccezionale”.

Il Comitato di controllo sui servizi, ha spiegato D’Alema, ritiene che ”dopo 30 anni i documenti secretati siano trattati con le regole generali di accesso per i documenti pubblici, come previsto dalla legge 241, senza nessuna procedura speciale”. Nel parere inviato al sottosegretario Gianni Letta si legge che ”il Comitato ritiene che l’impostazione della legge 124 sulla sua durata temporale e sull’accesso ai documenti desecretati, non debba essere alterata”.

Pertanto, ”venuto meno il segreto di stato, ciò che ne era oggetto, oltre ad essere immediatamente accessibile all’autorità giudiziaria, dovrebbe esserlo anche per tutti gli altri soggetti, secondo le regole generali per l’accesso fissate dalla legge 241 del 1990”. Il Copasir dunque ritiene ”non condivisibile lo schema di regolamento suggerito dalla Commissione (Granata), considerando, in particolare, che la legge non prevede ‘protezioni di secondo livello’ per i documenti già coperti dal segreto di Stato”.

L’ipotesi avanzata dalla Commissione prevede infatti un meccanismo che, di fatto, consente di reiterare il segreto oltre i 30 anni. Al termine della riunione di oggi, il presidente D’Alema ha auspicato che il governo faccia suo il parere del Copasir, anche se questo non è vincolante. ”Mi aspetto che coerentemente con quanto annunciato dal sottosegretario Letta – ha detto – il governo voglia attenersi al parere espresso dal Comitato”.