Coronavirus, Gasparri: il decreto non va bene, sono necessari interventi più incisivi

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 5 Aprile 2020 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA

Santelli, Gasparri: cacciare da scuola docente grillina per offese

Maurizio Gasparri

Coronavirus, Gasparri: il decreto non va bene, sono necessari interventi più incisivi (foto Ansa)

ROMA- “Il decreto non va bene, quello successivo non si capisce ancora che contenuti avrà. Anche oggi al Senato abbiamo lavorato per incalzare il governo” ha detto il senatore e commissario cittadino per Roma di Forza Italia Maurizio Gasparri che ribadisce la necessità di interventi più incisivi sul decreto Cura Italia per l’emergenza Coronavirus.

Il senatore forzista entra nel dettaglio degli interventi

“Portare da 600 a 1000 euro l’assegno per i lavoratori autonomi, maggiore rapidità nella erogazione della cassa integrazione dopo la débâcle dell’Inps, il cui presidente, lottizzato dai grillini, va cacciato subito.

Garantire fidi con tasso zero alle aziende per tutelare il sistema produttivo e quindi l’occupazione, evitando che l’emergenza economica sia più catastrofica di quella sanitaria.

Verificare la reale distribuzione di apparati di protezione, mascherine e quant’altro, nella sanità e nelle realtà della sicurezza che operano sui territori, dare maggiori riconoscimenti alle forze armate, alle forze di polizia e al personale sanitario.

Garantire la cedolare secca sugli affitti commerciali e rimborsare chi non può pagare un affitto e chi non potrà percepirlo.

Sono alcune delle molte cose da fare che noi stiamo segnalando e che stiamo discutendo con un governo abbastanza sordo, lento ed incapace.

Accantonino poi Borrelli, che ha seminato confusione, maggio-aprile, date dette a ruota libera.

E cacciare gli incompetenti, soprattutto i grillini. Oggi non è più la stagione dell’improvvisazione. Gli incompetenti fanno danno e vanno cacciati. Questa è la morale di questo momento”, ha concluso Gasparri

Nelle prossime ore si aspettano dal Governo delle importanti novità sul decreto Cura Italia: il dl liquidita’, il decreto scuola, l’estensione del golden power.

Il dl liquidità non è però ancora pronto ed è quindi possibile che il Cdm previsto per domenica 5 aprile slitti invece a lunedì.

I nodi duri da sciogliere potrebbe essere proprio sul dl liquidità come l’entità della garanzia statale per i prestiti bancari alle aziende.

Il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri nell’intervista al TG1 serale del 4 aprile,  ha infatti detto: “Stiamo finalizzando il decreto sulla liquidità. Garantiremo prestiti fino a 800mila euro al 100% e aumenteremo le garanzie al 90% per 200 miliardi di prestiti fino al 25% di fatturato delle imprese di tutte le dimensioni”.

Una garanzia al 90% però è diversa da una al 100% perché la prima non esonera le banche dalle procedure di verifica delle solvibilità nelle erogazioni dei prestiti creando così un fattore che potrebbe ritardarne l’erogazione.

Inoltre non è ancora definito come garantire i prestiti, se attraverso Cassa Depositi e Prestiti oppure attraverso Sace, controllata Cdp.

In merito al Golden Power il sottosegretario Riccardo Fraccaro ha annunciato che la nuova norma che sarà portata a breve in Cdm estenderà il provvedimento anche ad altri ambiti, come ad esempio il settore alimentare, finanziario e assicurativo o sanitario. La norma inoltre sarà applicata alle operazioni all’interno dell’Ue.