Cosentino: “Contro di me un ‘Fumone di persecuzione'”
Il sottosegretario all’economia Nicola Cosentino, al termine dell’audizione tenutasi questa mattina, mercoledi, a Montecitorio davanti alla Commissione per le autorizzazioni a pr0cedere, ha confermato di non aver alcuna intenzione di dimettersi. «Rimango al mio posto: solo Berlusconi può decidere sul mio destino personale ma anche su quello della Campania».
Il sottosegretario ha confermato la linea del resto annunciata già nei giorni scorsi: non intende cioè nè lasciare il governo nè rinunciare alla sua candidatura alle Regionali. «Sono sicuro – ha spiegato ai giornalisti – che Berlusconi deciderà sentito il territorio campano e i parlamentari eletti in Campania perché sono loro che combattono in prima linea il malgoverno della sinistra che dura da 15 anni».
«Contro di me – è lo sfogo di Cosentino – c’è un “fumone di persecuzione”. I magistrati non mi hanno mai voluto ascoltare e sono certo che questo provvedimento sarà certamente cassato nei vari gradi di giudizio».
In concomitanza con l’audizione di Cosentino, il gruppo dell’Italia dei Valori alla Camera ha depositato la mozione per chiedere le dimissioni del sottosegretario all’Economia. Ne chiederà la calendarizzazione subito dopo l’esito del voto della Giunta per le Autorizzazioni sull’arresto.
L’iniziativa del gruppo di Di Pietro crea intanto tensione all’interno della maggioranza. Sostenerla è «inopportuno», ha sostenuto in un’intervista a La Stampa il ministro Ignazio La Russa. «Non sono d’accordo con il mio amico Italo Bocchino. Io voterò contro. Non c’è neanche da discutere».