Elezioni, Montezemolo scende in campo. Vuole governo con Udc e Monti premier?

Pubblicato il 17 Novembre 2012 - 16:57 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni, Montezemolo scende in campo. Il sogno: Governo con Udc e Monti premier (Foto LaPresse)

ROMA – Luca Cordero di Montezemolo scioglie le riserve: scende in campo per le prossime elezioni di marzo anche se, dice, ”Non mi candido e non chiedo nulla per me”. Dopo quasi due anni di si, no, ni, ha deciso: “Mai più accetteremo di vedere l’Italia derisa e disonorata, per questo scendiamo in campo”, dice il presidente di Italiafutura lanciando la convention ‘Verso la terza Repubblica’. E rilancia: “Basta stare in tribuna: i cittadini e le eccellenze che costituiscono il nerbo della nostra azione abbandonino le tribunale e riportino a giocare in attacco a e vincere”. La sua idea? “Dopo il voto un governo di ricostruzione”, magari con l’Udc e le forze civili e capeggiato da Mario Monti. Che però risponde a distanza: “Bene ma per ora non prendo impegni”.

“Siamo qui – dice Montezemolo – perché vogliamo che inizi finalmente un capitolo nuovo della nostra vita civile e democratica, che metta al centro questa Italia, l’Italia che rema. Dobbiamo aprire la strada verso la terza Repubblica”.

“Sentiremo i richiami valoriali e le loro priorità – dice ancora – ma è evidente che delle convergenze ci sono, quella che salta più agli occhi è che coloro che operano nella società civile, così come fanno gli amici dell’Udc e facciamo noi nella politica, è il fatto che si parta da un dato: dopo il voto serve un governo politico ma con Mario Monti come presidente del Consiglio”.

Secondo Montezemolo “se non ci sarà una novità sostanziale nell’offerta politica il risultato delle elezioni potrebbe portare alla guida del paese uno schieramento eterogeneo e confuso, una riedizione di governi i cui ministri scendevano in piazza contro i provvedimenti varati dal loro esecutivo. Una compagine governativa ostaggio di populismi che rifiutano gli impegni internazionali sottoscritti dal nostro paese”.

Già vediamo il riformarsi di alleanze che contengono tutto e il contrario di tutto – avverte il leader di Italiafutura – ma che soprattutto avranno l’effetto di ridare peso e potere di condizionamento alle componenti più ideologiche e populistiche” uno scenario che porterebbe al Paese “danni irreparabili”.

Dimezzare parlamentari e nuova legge elettorale. La prossima legislatura dovrà essere costituente e dovrà affrontare ”il dimezzamento del numero dei parlamentari, i ripensamento delle autonomie locali, la legge elettorale ed una stringente regolamentazione del conflitto di interesse”.

“Non esistono – dice – alternative alla creazione di un ampio fronte di forze civiche, associative e politiche, che dovrà opporsi a due spinte ugualmente deleterie sottraendo gli italiani ad un’alternativa nefasta” e cioè da una parte la vecchia politica e dall’altra ”chi ritiene che tutto vada distrutto prima di ricostruire”.