Eolico, Mancino: “Lombardi? L’ho incontrato due volte, ma non mi ha condizionato”

Pubblicato il 19 Luglio 2010 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA

Nicola Mancino

L’ex esponente della Dc napoletana Pasquale Lombardi, uno dei principali indagati nell’inchiesta sull’eolico,  avvicinò in due circostanze Nicola Mancino, vicepresidente del Csm per parlargli della nomina del presidente della Corte d’Appello di Milano. A raccontarlo è lo stesso Mancino, in un’intervista a La Stampa, nella quale precisa che Lombardi andò da lui per invitarlo ad un convegno della sua associazione nel mese di novembre.

”Ma davvero qualcuno può pensare – aggiunge Mancino – che mi sia fatto condizionare nella mia scelta, dalle pressioni di un geometra estraneo dai problemi della magistratura?”. In seguito, la sollecitazione sulla nomina venne fatta all’avvocato Pennetta, amico di Mancino, che però tenne per se’ il messaggio, senza informare il vicepresidente. Ci fu poi un’altra occasione in cui Mancino incontrò Lombardi, all’inaugurazione dell’Anno giudiziario in Cassazione. Occasione in cui il vicepresidente del Csm si domandò come fosse possibile che ”un geometra si trovasse all’apertura dell’anno giudiziario”.

Forse, ipotizza, ”fu invitato dal primo presidente della Cassazione, Vincenzo Carbone?”. Il rapporto tra Mancino e Lombardi ”è diventato inesistente con la fine della Democrazia cristiana. Lui approdò al centrodestra, io al centrosinistra” e aggiunge: ”Di una cosa sono certo, non l’ho mai accreditato come un interlocutore in grado di discutere e tanto meno di decidere l’organizzazione degli uffici giudiziari”.

Sul trasferimento d’ufficio del Presidente della Corte di d’Appello di Milano, Alfonso Marra, Mancino fa sapere che la prima commissione del Csm ha aperto un fascicolo. La commissione ”si interesserà anche di altri magistrati i cui nomi sono emersi nelle intercettazioni”. Quanto all’azione disciplinare, ”titolare è il Guardasigilli o la Procura generale della Cassazione che nei giorni scorsi ha avviato un’indagine”. ”Aspettiamo le conclusioni di questa istruttoria – conclude – nel rispetto dell’autonomia reciproca”.