Espulsioni Rom, dopo Berlusconi anche Maroni difende Sarkozy

Pubblicato il 16 Settembre 2010 - 11:51 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro degli Interni Roberto Maroni

Dopo Silvio Berlusconi anche il ministro Roberto Maroni si schiera con il presidente Francese Nicolas Sarkozy  sulla questione dei Rom. Secondo il ministro dell’Interno, infatti,  ”il governo francese ha agito bene; non c’è stata nessuna deportazione o espatrio di massa, come strumentalmente e demagogicamente qualcuno ha affermato, ma una politica di rigore che applica pienamente le direttive dell’Ue”.

Conversando con i cronisti a Montecitorio, Maroni precisa: ”Nessuno espelle nessuno. I francesi hanno praticato una politica di rimpatri volontari incentivandoli”.

Secondo il ministro ”il governo francese ha solo applicato la direttiva 38/2004 ed i Trattati. L’Italia su questo è assolutamente d’accordo, perché abbiamo fatto e facciamo lo stesso anche noi. Anzi, sarebbe necessari far qualcosa per prevedere sanzioni, che attualmente mancano, per quanti violano la direttiva, perché un conto è circolare all’interno dell’unione e un conto è vivere nel Paese”: da qui la necessità evidenziata dal ministro dell’Interno di ”integrare la direttiva”.

Per questo, Maroni spiega di ”non condividere assolutamente” l’intervento della commissaria Ue Viviane Reding. ”Sto dalla parte del governo francese: ha fatto qualcosa di assolutamente legittimo per garantire la sicurezza dei cittadini”. Quanto all’Italia, Maroni sottolinea che ‘In Italia non c’è più un’emergenza Rom, in quanto la situazione è stata gestita e governata”.