Il fasciocomunista, “Va’ dove ti porta il cuore”, il fratello Vip: i flop “eccellenti” delle elezioni

Pubblicato il 17 Maggio 2011 - 13:34 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’è una folta lista di candidati che stamattina ha preferito il silenzio al grido di vittoria, l’oblio e ai bagni di folla in piazza. E’ la lista dei flop, ma flop eccellenti: nomi Vip, candidati discussi, ideatori di iniziative discutibili, fomentatori di polemiche, professionisti del dibattito. Hanno catalizzato l’attenzione dei media eppure, a batosta ricevuta, possono essere liquidati con un “tanto rumore per nulla”.

Nulla, o poco più: il 22% di preferenze non è poco, ma distante una galassia dalle aspettative dello schieramento. A Crotone Dorina Bianchi era candidata dell’Udc e appoggiata dal Pdl. Obiettivo che sembrava a portata di mano quello di raccogliere i consensi scontati del centrodestra e anche quelli del centro, in una reunion che (magari non subito) poteva risplendere anche a livello nazionale. “Il modello Crotone”: Pdl e Udc a braccetto a far riforme. E invece…lo scricchiolio della disfatta s’è sentito quando Berlusconi andò a Crotone per il comizio finale, quella della consacrazione, negli intenti. Poi lui sul palco fece una battutaccia su Casini, lei non difese il suo leader, venne scaricata dall’Udc (laconico l’sms di Casini su un eventuale tentazione-Pdl: “Va dove ti porta il cuore”) ed ecco le elezioni. Dorina Bianchi incassa il 22%, 10 punti in meno del candidato di sinistra.

L’esperimento genetico di incrociare diverse anime politiche, non riuscito a Crotone, è deflagrato a Latina. Il fasciocomunista Pennacchi ha raggiunto a stento l’1% col suo esperimento di riunire destra e sinistra. Decisamente pochino per uno che alla vigilia diceva: “Berlusconi viene a Latina? E’ perché mi teme”.

A Bologna, altro esperimento: Cinzia Cracchi, la ex segretaria che inguaiò l’ex sindaco Delbono, si era presentata capolista nella lista Nettuno, con l’avvocato Angelo Maria Carcano candidato sindaco. Risultato: 0,21% di preferenze. Lei incassa sorridente e annuncia che l’avventura politica potrebbe non essere finita qui.

Diceva fuori le Br dalla procure, ma fuori (dal consiglio comunale) potrebbe andarci lui: Roberto Lassini candidato a Milano per il Pdl ha preso circa 872 preferenze, in pratica riuscirebbe a entrare in consiglio comunale solo in caso di vittoria della Moratti. E viste le premesse la cosa non sembra per niente scontata. Nel dubbio lui al Corriere della Sera ha detto: “Spero di non essere eletto”.

C’è stato anche un fratello Vip nelle liste elettorali, è successo a Siena. Alessandro Nannini è ex pilota di Formula 1 nonché fratello della cantante Gianna. Il curriculum familiar-motoristico non gli ha permesso di sfondare però. Candidato per il centrodestra non è riuscito a battere Franco Cecuzzi, sindaco senza nemmeno passare dal ballottaggio.

A Napoli il Pd sapeva già che vincere era un’utopia. Ma alla vigilia Mario Morcone era sicuro di essere lo sfidante di Gianni Lettieri, candidato di centrodestra. E invece sono bastate poche ore a rendere chiaro che i napoletani, stremati dall’emergenza rifiuti, non volevano né il Pd (dopo due mandati Iervolino) né un ritorno dei berlusconiani. E infatti al ballottaggio con Lettieri va Luigi De Magistris, Idv. Morcone non ha di che consolarsi: passata la nottataccia elettorale è arrivata a freddo la strigliata dell’ex sindaco Iervolino: troppo facile dare la colpa del flop al precedente sindaco, così Morcone fa come Berlusconi.