Fini alla festa dell’Api di Rutelli: “La politica prevalga sulla propaganda”

Pubblicato il 4 Settembre 2010 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA

Fini e Rutelli in una foto del 2004

“E’ indispensabile nei momenti convulsi dove sembra perdersi la bussola del comune agire avere ben chiaro che nel 2010 non ci puo’ essere la categoria del nemico che evoca logiche distruttive ma solo quella dell’avversario”. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, parlando alla festa dell’Api.

Il presidente della Camera è arrivato alla festa per Alleanza per l’Italia in corso a Labro (Rieti). Fini si e’ intrattenuto prima una mezz’ora a colloquio con il leader di Api, Francesco Rutelli, oltre che con Bruno Tabacci e Silvano Moffa. Poi ha deciso di intervenire: “La propaganda e’ un momento dell’impegno politico ma la politica e’ confronto di idee. Se prevale la propaganda, se ci si arrabatta in una fase convulsa e poco edificante, e’ naturale che un impegno alto e nobile in politica finisce per essere minoritaria ma anche se minoritario e’ essenziale perche’ e’ l’unico antidoto possibile per fermare la crisi di fiducia verso le istituzioni”.

Fini è intervenuto anche sulle contestazioni ricevute oggi dal presidente del Senato Schifani, fischiato dai grillini mentre era ospite della Festa del Pd a Torino:”Ci vuole il reciproco rispetto per le idee di tutti e soprattutto per le istituzioni. Sono certo di esprimere l’opinione dei 630 deputati quando esprimo la solidarietà al presidente del Senato, Renato Schifani, che oggi è stato oggetto di una intollerabile contestazione per impedirgli di parlare”.

”E’ da due decenni che si parla di riforme e poi non si realizza nulla e questo perché le forme della democrazia dal XXI Secolo sono una grande sfida che non si combatte in nome di una parte ma ci vuole l’impegno di tutti o si rischia di perderla a prescindere”, ha proseguito Fini.

”E’ necessario un serio lavoro di confronto tra le varie culture politiche per individuare ciò che unisce e non solo per fare a gara su ciò che divide perché l’impressione è che caduto un muro se ne alza un altro per non risolvere i problemi”. E’ l’impegno che ”non da presidente della Camera ma a nome di amici che intendono la destra in un certo modo” ha assunto Gianfranco Fini.