Al governo col doppio incarico: chi lo molla e chi lo tiene stretto

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Chi rinuncia al doppio incarico, con conseguenti dimissioni, e chi invece se lo tiene stretto. Nel governo Monti erano in molti ad avere il doppio incarico, alcuni hanno lasciato per concentrarsi solo ed esclusivamente sull’Esecutivo, altri ancora no, e promettono di non farlo. E’ il caso di Andrea Zoppini, sottosegretario alla Giustizia, che ha deciso di non mollare l’arbitrato milionario per la Tav. “Conflitto di interessi? Deciderà il garante della Concorrenza. Io per ora non lascio”, ha commentato.

Per uno che non lascia due che invece mollano il doppio stipendio. Sono il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e quello dell’Istruzione Francesco Profumo. Il primo si è dimesso lunedì sera dalla presidenza di Area Science Park in una lettera al premier Monti, spiegando di aver “congelato la posizione e la funzione di presidente”.

Il secondo invece ha lasciato l’incarico di presidente del Cnr, organo scientifico pubblico. “Mi dimetto – ha spiegato Profumo – per ottemperanza agli obblighi di legge”.

Tornando invece ad Andrea Zoppini, a cui il Fatto Quotidiano dedica un articolo dal titolo “Mr. Zoppini e l’arte della parcella d’oro”, è emerso che il sottosegretario ha anche un altro incarico pubblico: è uno dei cinque membri della camera arbitrale dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.