Idv, Antonio Di Pietro lascia la presidenza a giugno

Pubblicato il 12 Marzo 2013 - 14:24| Aggiornato il 23 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Antonio Di Pietro lascia la presidenza dell’Italia dei Valori. L’ex pm ha convocato un congresso straordinario nazionale dell’Idv dal 28 al 30 giugno, al quale si presenterà dimissionario, per l’elezione del segretario. A darne notizia è lo stesso Di Pietro sul proprio blog.

Il fondatore dell’Idv osserva che ‘‘Rivoluzione civile è stata  un’esperienza che non ha funzionato. Siamo stati sconfitti alle urne e di questo dobbiamo farcene una ragione e assumerci ognuno le proprie responsabilità, a cominciare da me che l’ho proposta e condivisa. Ed allora non ci resta che tornare alle origini, cioè, appunto, all’Italia dei Valori”.

Da qui, ”al fine di ridare la possibilità ai nostri iscritti e militanti di ridiscutere e decidere la linea politica di IdV ed anche di eleggere il Segretario politico nazionale del partito. Personalmente – dice – mi presenterò dimissionario a tale congresso per dare modo di realizzare un reale e fattivo ricambio generazionale della dirigenza del partito. Ovviamente il mio impegno politico non cesserà con le mie dimissioni da Presidente-segretario del partito ma è giusto che si proceda ad una reale spersonalizzazione dell’IdV se si vuole che il nostro partito riesca a camminare con le proprie gambe, anche dopo e oltre di me che l’ho fondato. Proprio per questa ragione, nel corso del Congresso di giugno, presenteremo anche il nuovo simbolo del partito, che è poi sempre quello attuale ma senza più il mio nome”.

Di Pietro annuncia poi l’avvio ”immediato di una campagna di sensibilizzazione e di tesseramento all’Italia dei Valori” e cinque giornate di illustrazione del percorso congressuale in altrettante città italiane.

E ribadisce che il il simbolo Idv sarà presente alle prossime elezioni amministrative del 26 e 27 maggio 2013, con ”l’impegno prioritario di riannodare, possibilmente, un accordo programmatico unitario con il centrosinistra, salvo motivate eccezioni in relazione a particolari situazioni locali da esaminare di volta in volta”. Di Pietro annuncia ”nuove e profonde modifiche dello Statuto dell’IdV al fine di promuovere una maggiore democratizzazione della gestione e delle decisioni che il partito dovrà assumere. Modifiche che saranno anch’esse sottoposte al vaglio e all’approvazione del Congresso”.