Il manifesto M5S di Gino Strada: “Noi i bravi, loro i mazzettari”

Pubblicato il 17 Aprile 2013 - 12:58| Aggiornato il 22 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il manifesto grillino di Gino Strada: “Noi bravi loro mazzettari”. Sarà la soddisfazione di essere risultato il secondo più votato alle Quirinarie dei 5 Stelle, ma le parole del fondatore di Emergency assomigliano  a un vero manifesto dell’orgoglio grillino, inquadrato dal profilo al momento più fotogenico, quello sinistro: retorica anti-casta, conflitto di interessi, urgenza sociale. Rispetto a Milena Gabanelli, sorpresa, commossa e giustamente interdetta, Strada ha le idee più chiare.

Noi buoni loro mazzettari. “Per ora il candidato del M5S è Milena Gabanelli” dice Strada. “Cosa decideranno lo decidono loro, non io, sono il secondo più votato, ma è irrilevante, il Movimento ha fatto la sua scelta. Noi facciamo già politica curando la gente, è quello che dovrebbero fare i politici anziché intascare mazzette. Non devo scendere da nessuna parte – sottolinea il fondatore di Emergency – non c’è stacco tra quello che facciamo e la politica: come Emergency facciamo politica alta da 19 anni”.

Emergenza sociale. “Sono molto preoccupato per questo Paese, non credo che riesca a reggere sei mesi se non vengono fatte delle cose urgentissime per lavoro, casa, sanità e istruzione, oltre alle legge elettorale e al conflitto di interessi. La priorità dovrebbe essere la qualità di vita degli italiani, dei milioni di poveri – sottolinea Strada – mi aspetterei che se ci fosse un Ministro della Sanità, cosa di cui dubito, ci dovrebbe essere un decreto di sospensione immediato del ticket perché la gente non si cura più. La priorità – ribadisce il chirurgo – è un’analisi seria di come stanno gli italiani visto che si perdono 100 mila posti di lavoro al mese”. Purtroppo, “non sento un grande ottimismo per il cambiamento anche se i 5 stelle hanno fatto delle proposte a partire dall’elezione del Presidente della Repubblica, con candidati che sono persone di tutto rispetto”.