Intercettazioni: Di Pietro annuncia battaglia contro il ddl e rilancia il referendum

Pubblicato il 28 Aprile 2010 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Di Pietro

La soluzione per il ddl sulle intercettazioni passa, secondo il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, attraverso i resoconti stenografici del Parlamento. «Abbiamo trovato la soluzione per far sapere le cose all’opinione pubblica – ha detto Di Pietro durante la manifestazione della Fnsi in corso a Piazza Navona contro il ddl sulle intercettazioni -. Ogni volta che c’è un provvedimento della magistratura regolarmente depositato e c’è un atto non più sottoposto a segreto istruttorio, anche se trattasi di intercettazioni telefoniche, uno di noi dell’Idv si alzerà in Camera o in Senato per leggerlo. Così i giornalisti potranno sapere, attraverso i resoconti parlamentari, quel che succede. Sarà un monologo – ha concluso Di Pietro – per sbugiardare coloro che vogliono mettere il bavaglio all’informazione».

Il leader dell’Italia dei Valori giudica il ddl presentato dal Governo «un provvedimento ingiusto e rischia di diventare la tomba dell’investigazione». «L’idea di limitare ad un tempo preciso le intercettazioni è assurda – ha aggiunto -. Senza di esse si toglie al magistrato uno strumento fondamentale per scoprire i reati. Come anche è assurdo che l’opinione pubblica non debba sapere perchè i potenti sono sotto processo».

Perchè il Parlamento, si chiede il leader dell’Idv, invece di occuparsi della chiusura delle fabbriche o dei precari della scuola si deve impegnare su questo tema? Forse perchè «ci sono alcuni ministri, parlamentari, faccendieri e uomini dei poteri forti che, essendo stati presi con le mani nel sacco, non vogliono farsi processare». «l’Idv – ha concluso Di Pietro – rilancia il referendum come unico strumento democratico per contrastare tutto questo».