Lady Razzi a Radio24: “Senza il vitalizio come avremmo fatto io e Antonio?”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2014 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA
Lady Razzi a Radio24: "Senza il vitalizio come avremmo fatto io e Antonio?"

Antonio Razzi e sua moglie Maria Jesus Fernandez

ROMA – “Senza la pensione da parlamentare io e Antonio cosa avremmo fatto?”. A parlare è lady Razzi, al secolo Maria Jesus Fernandez, moglie dell’ex senatore Idv, Antonio Razzi, poi passato al Pdl nel 2010 per non perdere il vitalizio. Ai microfoni della Zanzara, su Radio 24, la moglie di Razzi ammette ciò che lui ha sempre negato:

“Io avevo perso il lavoro in Svizzera – racconta – lui pure e rimanevamo entrambi senza lavoro. All’età sua, cioè 62 anni, dove trovava lui un altro impiego?”.

Dopo che la foto del suo matrimonio ha fatto il giro del web, concessa dallo stesso marito in un’intervista a Gente, nella quale ha aperto il cassetto dei ricordi, la signora Razzi scherza:

“Certamente non mi sono innamorata per la sua capigliatura. I capelli non mi piacevano, anche se in quel periodo li portavano tutti così”.

E aggiunge:

“Lui dice di essere stato con tantissime donne, ma cane che abbaia non morde, di solito. Anche a me ha detto che ne ha avute tante, aveva questa fama. È vero che ho buttato il taccuino dove c’erano i nomi e anche le fotografie. Le ho strappate, le ho rotte. Se adesso ci sono io mica ci possono stare altre. Quelle foto non fanno più parte della tua vita, gli ho detto. Ora la tua vita sono io”.

Quella foto però, che l’ha resa celebre accanto alla chioma anni settanta di suo marito, è stata pubblicata a sua insaputa. Antonio non le ha chiesto il permesso:

“No, mio marito fa e non chiede niente. Io gli dico di stare zitto, di non parlare mai. Ma nella sua bocca entrano i mosconi. Mi sono messa il cuore in pace, basta non faccia nulla di male”.

Questa la sua versione dei fatti del 2010:

“Lo hanno chiamato traditore e noi abbiamo sofferto per questa cosa. Ma lui non è un traditore, se n’è dovuto andare da Di Pietro perché era disperato e lo umiliavano. Io gli dicevo di lasciare tutto e tornare in Svizzera a lavorare in fabbrica come faceva prima. Non è andato con Berlusconi per una poltrona, ma per disperazione. Ora siamo felici”.

“Solo mio marito in tutta Italia – dice ancora – viene chiamato traditore. E quelli che hanno cambiato partito cinque, sei volte? Quando era con Di Pietro la nostra situazione era tragica. Quando il limone ha tanto succo, lo spremi. Quando non puoi spremerlo più, lo butti. Quando gli facevano i dispetti, lo umiliavano e volevano farlo fuori mi sono anche ammalata. E comunque fa tutto di testa sua, che passava con Berlusconi lo seppi dalla tv, lui non mi disse nulla. Lo chiamai e gli chiesi: ma cosa hai fatto?”.