Lettera della Bce arma di Tremonti per ‘spingere’ Grilli a Bankitalia?

Pubblicato il 30 Settembre 2011 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La lettera segreta della Bce che dettava la manovra all’Italia è stata rivelata, ma chi ha fatto la “soffiata” e perché? Secondo ‘Il Fatto Quotidiano’ l’unico che ci avrebbe guadagnato è Giulio Tremonti, su cui gravano la maggior parte dei sospetti. E perché lo avrebbe fatto? Per sostenere il suo candidato, Vittorio Grilli, alla successione di Draghi a Bankitalia.

‘Il Fatto Quotidiano’ ragiona: ci sono solo tre persone che avrebbero potuto farla uscire, Berlusconi, Draghi e Tremonti. Ma tra i tre l’unico che ci va a guadagnare è proprio il ministro dell’Economia. Basta vedere, dice ‘Il Fatto’, il titolo del ‘Corriere della Sera’ di giovedì: “Ecco il documento della Bce: ridurre gli stipendi pubblici”. Insomma, secondo il quotidiano di Antonio Padellaro, Tremonti avrebbe fatto la spia, avrebbe fatto scivolare la lettera nelle mani del giornalista Mario Sensini, per mandare un messaggio chiaro ai suoi compagni di maggioranza e al Quirinale. Un messaggio del tipo “Vedete che tipo è Draghi? Uno che voleva tagliare gli stipendi degli statali. Davvero volete il suo degno erede Fabrizio Saccomanni governatore di Bankitalia? Meglio Vittorio Grilli che ha sempre aggirato richieste tanto drastiche“.