Libero: “Mario Monti su Twitter ha i follower farlocchi”

Pubblicato il 6 Gennaio 2013 - 20:51 OLTRE 6 MESI FA
Mario Monti (LaPresse)

Secondo il quotidiano Libero, i follower di Mario Monti sarebbero “farlocchi”. Il quotidiano vicino al Pdl, lo spiega in un articolo pubblicato domenica 6 gennaio. Il quotidiano, nell’attaccare Monti che avrebbe falsificato il numero reale di “seguaci” cita un altro politico che venne accusato di aver falsificato i seguaci su Twitter: SIlvio Berlusconi.

“Ieri (Mario Monti) ha spopolato su Twitter, il luogo prescelto anche per annunciare anche la sua ‘salita’ in politica. E il successo – rimarcato dallo stesso premier – è stato notevole: ieri ha sfondato quota 100mila follower in poche settimane: dal 25 dicembre, cioè da quando è comparsa in rete la chiocciolina del senatore Monti. Ma c’è un piccolo problema. Una bella fetta di quei ‘seguaci’ ha qualcosa che non torna. Che fa sollevare perplessità simili a quelle dei follower di Berlusconi. Basta dare un’occhiata a quell’eser – cito di fan per rendersi conto che, passandoli al vaglio di una seria ‘spending review’, ne rimarrebbero molti di meno. Certo, il balzo di ieri è dovuto a persone reali incuriosite dalla possibilità di colloquiare direttamente con Monti. Ma se si vanno a scorrere i follower precedenti, ci sono un po’ di sorprese”.

“Citiamo: Francesco Fi Tizio (già il nome è tutto un programma). Non ha messo alcuna sua foto ma si presente, come tantissimi, con l’ovetto che Twitter assegna ai neo iscritti. Potrebbe essere solo un tipo riservato. Peccato che il nostro amico abbia zero follower e zero tweet. Cioè, non ha mai scritto nulla. In compenso segue Mario Monti, Barack Obama e Corrado Clini. Ma proseguiamo. Un altro recente acquisto dei fan di Monti su Twitter è tale Danilo Oliverio. Da notare il cognome: che sia parente del presidente delle Acli? Anche lui non ha inserito alcuna foto. Non ha nessuno che lo segua, non ha scritto alcun tweet. Segue Mario Monti, Laura Pausini, Giusy Ferreri, Rds e Rtl. Ancora: Lucenti Raffaele. Nessuna foto, nessun follower, nessun tweet. E segue ben cinque personaggi: il profilo ufficiale di Monti, la pagina dei fan del professor Monti, un account che si chiama Plaid Mario Monti, e un fake di Monti (profilo falso)”.

Libero continua a riportare altri esempi di follower “farlocchi”:

“In alcuni casi gli stessi nomi tradiscono l’inven – zione: come Fabio Coniglio (zero follower, zero tweet, segue solo Monti, Vasco Rossi e la Rai). O Guido Csagone: nessun tipo di attività, è interessato solo a Monti e (freudianamente) a Finanza No Stop. Poi c’è Ciro Migliaccio: zero follower, zero tweet, legge le frasi di un solo personaggio: Monti. Deve essere amico di Vittorio Artioli e di Federico Alcini. Anche loro non hanno nessuno curioso di leggere cosa scrivono: del resto, non hanno mai scritto nulla. Seguono solo una persona: Monti. Non mancano, poi, le donne. Come Michela Teker. Non ha nessun follower, non ha scritto nulla e segue solo il professore. O Eliana Gelfusa. Nessuna immagine, né frase da lei scritta. Nessuno la segue, mentre lei legge le riflessioni di una sola persona. Inutile dire chi: Monti ovviamente. E potremmo continuare così per centinaia di profili. Tutti senza foto, senza frasi scritte da loro e senza persone che chiedono di seguirli”.

“Poi ci sono quelli, come Mauro Scanavino, Livio Conti, Gianluca Capecchi, Pasquale Moni, Renata Maccheroni e tanti altri che, oltre a non avere nessuno che li segue e a seguire solo Monti, hanno un altro elemento in comune: i loro unici tweet sono la ripetizione di frasi dette dal professore. Per carità, tutto è possibile. Ma la mole di account di questo tipo, tutti nella pagina del professore, lascia pensare che non si tratti dell’iniziativa di qualche singolo. Del resto persino Beppe Grillo, è stato ‘beccato’ da uno studio condotto da un professore dello Iulm, Marco Camisani Calzolari, secondo cui almeno la metà di 600 mila non corrispondevano a persone reali, ma erano profili creati automaticamente da un programma specializzato. Il metodo, secondo Calzolari, è stato utilizzato anche da Di Pietro o Vendola. Ci si affida a un’agenzia specializzata o a qualche esperto, paghi e ti vendono pacchetti di follower. Nessun reato, per carità. Ma c’è da augurarsi, per il professore, che il consenso in Rete non sia lo specchio del consenso reale. Tra poche settimane lo sapremo”.