Lucia Rossini lunedì in Tribunale: “Da Berlusconi solo per un gelato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Ottobre 2013 - 06:07 OLTRE 6 MESI FA
Lucia Rossini e Barbara Montereale in uno dei bagni di Palazzo Grazioli

Lucia Rossini e Barbara Montereale in uno dei bagni di Palazzo Grazioli (Ansa)

BARI  – Lucia Rossini lunedì 14 ottobre ricostruirà per la prima volta in un’aula di Tribunale la serata trascorsa a casa di Berlusconi il 4 novembre 2008. Il processo è quello a carico di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore pugliese accusato di induzione e sfruttamento della prostituzione in relazione ai festini in casa dell’ex premier.

Lucia Rossini dirà al giudice di essere stata a Palazzo Grazioli solo per un gelato, di aver ricevuto dall’allora premier Silvio Berlusconi il solito souvenir che dava a tutti, e di essere tornata in hotel a dormire.

Alla festa che si è svolta nei giorni in cui in America veniva eletto Barack Obama, parteciparono altre due avvenenti donne baresi: Barbara Montereale e la escort Patrizia D’Addario, che ha poi rivelato di aver passato proprio quella notte con l’allora capo del governo.

Rossini è nota alle cronache per essersi fotografata assieme a Barbara Montereale in uno dei bagni di Palazzo Grazioli. La ventinovenne deporrà dinanzi al gup di Bari Ambrogio Marrone nel processo con rito abbreviato all’avvocato Salvatore Castellaneta, accusato di aver indotto alla prostituzione Rossini e Grazia Capone, la ‘Angelina Jolie di Bari’, che ha già parlato nella precedente udienza. La testimonianza sarà resa a porte chiuse, così come prevede il rito alternativo scelto dall’imputato.

Interrogata il 19 giugno 2009 dal pm Giuseppe Scelsi, ha ammesso di aver partecipato ad una festa nella residenza romana di Berlusconi assieme a due ragazze conosciute quella sera stessa: Montereale e D’Addario. ”Siamo arrivate lì – ha detto – ci è stato presentato il presidente del Consiglio, abbiamo mangiato un gelato, chiacchiere, barzellette, così, una serata tranquilla. Viste foto di famiglia, niente, chiacchiere. Finita la serata io sono rientrata in hotel”.

La giovane ha fatto mettere a verbale di non aver chiesto un compenso per partecipare al viaggio a Roma, organizzato da Gianpaolo Tarantini: ”Non ho avuto corrispettivi, niente, ho avuto solamente diciamo dei ricordini, souvenir, cose che il presidente ci ha dato così, ma oggettini di sua collezione, che dava a tutti, cioè vedevo che aveva proprio dei campionari, ad amici, ci dava oggettini”. ”C’eravamo io, Gianpaolo, e le due ragazze (…), il presidente e un’altra persona che suonava”. Lucia Rossini negli atti giudiziari viene descritta come una ragazza ”la cui attitudine a rendere prestazioni sessuali a pagamento emerge abbastanza chiaramente”. Un’intercettazione telefonica è emblematica.

Rossini parla con Tarantini e dice di un cliente: ”Eh vabbè, il cristiano però deve pagare (…) Te lo dico proprio chiaramente, perché io in genere faccio tre appuntamenti al giorno, quindi a 200 l’uno, vedi tu” (…) ”Si, in genere io prendo 200!”. Lo stesso giudice Marrone nelle prossime udienze dovrà decidere se rinviare a giudizio altri sette imputati accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione.

Ci sono Gianpaolo e Claudio Tarantini, Sabina Began, la cosiddetta ‘ape regina’ delle feste dell’ex premier, le attrici Letizia Filippi e Francesca Lana, e gli amici di Tarantini, Pierluigi Faraone e Massimiliano Verdoscia. Ventuno gli episodi contestati dal settembre 2008 al maggio 2009, in cui vengono citate le 26 ragazze, molte delle quali escort, che hanno partecipato a feste ed incontri con l’allora capo del governo: tra queste Manuela Arcuri e Sara Tommasi.