M5S: “Indennità a 5mila euro lordi. E rendicontare tutte le spese”

Pubblicato il 8 Aprile 2013 - 20:35| Aggiornato il 25 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Arrivano le proposte di tagli del Movimento 5 Stelle. Nel dettaglio, il movimento di Beppe Grillo ha proposto di ridurre l’indennità parlamentare a cinquemila euro lordi (poco più di duemila netti). E accorpare tutte le altre voci di spesa, introducendo l’obbligo di rendicontare ognuna di esse e pubblicarle on-line.

‘Bisogna avere il coraggio di iniziare a rendicontare tutto’‘, sottolinea il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) nell’illustrare la proposta. Anche le caramelle? ”Le caramelle me le pago con i soldi che guadagno, non le inserisco tra i rimborsi. L’importante è che i cittadini vedano come spendo i soldi che lo Stato mi dà per l’esercizio del mio mandato”.

La riduzione dell’indennità a cinquemila euro rispecchia il programma M5S, che la attuerà in ogni caso. Quanto all’accorpamento delle altre voci (diaria, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, rimborso delle spese di viaggio e telefoniche), i deputati 5 Stelle propongono di non ridurne l’ammontare complessivo, ma fissare la loro somma come un tetto massimo di spesa da 8.559,24 euro.

”E’ auspicabile – scrivono nella loro proposta – accorpare tutte le voci di spesa estranee all’indennità.  Qualsiasi spesa dovrà essere giustificata a titolo di rimborso alla Camera e pubblicata online sul sito ufficiale di ogni deputato. L’erogazione deve avvenire per spese attestate e non superare il tetto massimo di 8.559,24 euro al mese”. ”Si auspica” inoltre da parte dell’Ufficio di presidenza ”l’emanazione di un codice etico (consultabile dai cittadini) che contenga le linee di indirizzo per l’accesso alle spese a titolo di rimborso legate alla carica di deputato. Cosi’ da poter permettere un corretto utilizzo della cifra disponibile”.