Dopo il sabato Fiom, Bersani dice: “Cisl e Uil non hanno tradito, ora unità”

Pubblicato il 18 Ottobre 2010 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA

Pier Luigi Bersani

“Il nostro è un partito di governo momentaneamente all’opposizione e in quanto tale non è un sindacato, non aderisce a manifestazioni sindacali”. Lo afferma a Repubblica il leader del Pd, Pierluigi Bersani, spiegando, dopo la manifestazione della Fiom, che il suo compito è quello di lanciare un nuovo patto sociale per affrontare l’emergenza lavoro e per questo si batte per ”l’unita’ di Cisl, Cgil e Uil”.

”I metalmeccanici della Fiom – afferma Bersani – hanno diverse buone ragioni per essere ascoltati. Cosi’ come quelli della Fim e della Uilm non possono essere considerati dei traditori. E vanno ascoltati anche loro. Chi puo’ ricomporre l’unita’ deve dare una mano”. Da parte sua il Pd, prosegue Bersani, deve lavorare a un ”progetto”, a un patto sociale: bisogna spostare l’attenzione, spiega, ”sul livello aziendale di contrattazione e flessibilizzare quello nazionale”.

Torna poi sulla polemica politica: ”Sono irritato – afferma – per come qualcuno ci descrive. Noi non siamo incerti, non abbiamo una linea opportunistica. Chi lo dice non capisce un accidenti”. Sul leader Udc, Pierferdinando Casini, secondo cui la manifestazione di sabato non puo’ essere la base per un’ alternativa riformista, Bersani dice: ”Ma Casini ha anche detto che non si puo’ lavorare per dividere il mondo del lavoro”.

Il segretario dei democratici attacca poi il governo: ”Abbiamo un governo irresponsabile, con un ministro del Lavoro che accende il fuoco anziche’ spegnerlo. Sacconi – aggiunge – ha preso una piega mistica, pensa a un Paese che ha in teta solo lui”.