Manuela Arcuri: “Solo fiori e regali nella mie cene a Palazzo Grazioli con Berlusconi”

Pubblicato il 6 Ottobre 2009 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA

Fiori, cena raffinata e omaggio a fine serata. Anche Manuela Arcuri ha avuto l’onore di sedere al tavolo di Silvio Berlisconi e lo racconta in un colloquio con la rivista “Chi”. Anche l’attrice ha partecipato agli incontri di Palazzo Grazioli, solo due le cene però e un pranzo a Villa Certosa.

«Il rituale è stato lo stesso. Diciotto, venti persone garbate, simpatiche, eleganti. La prima volta c’erano Paolo Berlusconi, due parlamentari di Forza Italia, degli imprenditori con le rispettive mogli e Fabrizio Del Noce. C’era anche Gianpaolo Tarantini. Tutti seduti attorno a un grande tavolo, con Silvio Berlusconi al centro e tanti fiori. Sono andata con mio fratello Sergio ma potevo farmi accompagnare da chi volevo, ovviamente. È stato un pranzo. Siamo rimasti anche il pomeriggio perché il presidente ci ha fatto visitare il suo giardino delle meraviglie, nominandoci tutte le piante in latino, una per una. Eravamo in quindici, credo. Suoi collaboratori, un architetto di giardini, un professore di botanica, anche belle donne, certo. Ma gente normalissima», dice Manuela Arcuri.

Per concludere il pasto in bellezza il premier ha sempre portato dei regali, destinati sia alle donne che agli uomini: «A un certo punto della serata, il presidente si è alzato, è scomparso ed è tornato con dei pacchetti per le signore. Dei piccoli omaggi d’argento con pietre dure o di bigiotteria. A volte un ciondolo, altre un braccialettino o un anello. È una galanteria. Un semplice ricordo della serata. Ai signori ha donato delle cravatte. Comunque, all’una al massimo è tutto finito».