Maria Rosaria Rossi taglia Il Mattinale di Paolo Bonaiuti: Pdl, fine di un’era

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2013 - 14:30 OLTRE 6 MESI FA
Maria Rosaria Rossi taglia Il Mattinale di Paolo Bonaiuti: Pdl, fine di un'era

Maria Rosaria Rossi taglia Il Mattinale di Paolo Bonaiuti: Pdl, fine di un’era (nella foto LaPresse, Berlusconi e Maria Rosaria Rossi)

ROMA – Nelle foto recenti di Silvio Berlusconi è difficilissimo non vedere anche lei, Maria Rosaria Rossi, la “zarina di Tor Crescenza” che dall’animazione delle sere romane del Cavaliere è passata al rango di fedelissima e tuttofare. Tanto da meritarsi un altro soprannome: la “badante” di Berlusconi.

A Berlusconi ci badava molto Paolo Bonaiuti, che ufficialmente sarebbe ancora il suo portavoce. Onnipresente, era difficile vedere un servizio televisivo sul Cavaliere senza che si intravedesse la sagoma del settantatreenne giornalista fiorentino.

Bonaiuti però è caduto in disgrazia ed è stato allontanato dal cerchio magico berlusconiano. E alla Rossi è stato dato incarico di tagliare le spese a Palazzo Grazioli. Lei non ci ha pensato due volte e ha smantellato Il Mattinale, la creatura di Bonaiuti che dettava l’agenda al Pdl del tempo che fu. Stefano Feltri sul Fatto Quotidiano spiega che cos’era Il Mattinale e che fine ha fatto:

“Il Mattinale non esiste più. Per anni, ogni giorno, uno staff a palazzo Grazioli preparava un bollettino che dava la linea a deputati e dirigenti del Pdl, molto più degli editoriali del Giornale o di Libero. Non solo: funzionava un po’ da ufficio studi, preparava i dossier per i politici che dovevano andare in televisione o affrontare un dibattito. Era lo strumento con cui per anni Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi e ascoltato consigliere, si è assicurato la compattezza di opinioni nel partito, strumento imprescindibile per indirizzare parlamentari spesso dalle basi non solidissime e contrapporsi alla cacofonia del Pd. Ma Bonaiuti è decaduto da tempo, nel suo crepuscolo il Cavaliere si è consegnato ad altre mani, soprattutto a quelle di Maria Rosaria Rossi, che in questa legislatura lo ha anche seguito nel passaggio dalla Camera al Senato. Da tempo la Rossi sta rafforzando la presa sulla comunicazione del partito, anche controllando direttamente alcuni servizi con la società di cui è proprietaria con il marito, la Premier service.

ALLA ROSSI È STATO affidato il compito di attuare una drastica spending review a palazzo Grazioli, che è la residenza romana di Berlusconi ma i cui costi sono sostenuti dal partito (solo di affitto sono 39.754,24 euro al mese, che coprono anche le spese per gli uf fici del mattinale). E la senatrice ne ha approfittato per smontare la struttura di comunicazione costruita da Bonaiuti: prima una sospensione estiva. Poi, due giorni fa, i precari e i collaboratori hanno scoperto che non ci sarebbe stata alcuna ripresa del lavoro. Congedato il direttore Fabio Vazio, un ex giornalista del Messaggero , scaricati precari che lavoravano a palazzo Grazioli e i tanti collaboratori che ruotavano intorno al Mattinale, in gran parte giornalisti in pensione. Secondo quanto filtra dalle stanze della residenza romana del Cavaliere, hanno perso il posto anche un cameriere e alcune segretarie.

Dai tagli della Rossi si sono salvate soltanto tre ragazze dello staff del Mattinale: Francesca Crispino, Paola Petti e Alessia Ardesi. Di Paola Petti, classe 1984, si parlò un paio di anni fa: la definivano “amica del presidente” (cioè di Berlusconi), forse anche per una somiglianza con la ex moglie Veronica Lario. Il suo compagno, Flavio Simmi, fu ucciso in pieno centro a Roma, nel quartiere Prati, nel luglio 2011, in una esecuzione dal movente ancora poco chiaro. Chi vuole essere ottimista, tra gli ex del Mattinale, confida nella rinascita di Forza Italia: forse, quando il nuovo partito sarà operativo, la struttura di comunicazione sarà ripristinata. Chissà. PER ORA il vuoto lasciato dalla creatura di Bonaiuti è già stato riempito: i parlamentari del Pdl che devono prepararsi per le comparsate televisive ricevono slide “molto accurate”, assicurano, dal gruppo del Pdl alla Camera, guidato da Renato Brunetta. L’ex ministro è un po’ ossessionato dalle presentazioni in Power Point, ne manda tre o quattro a settimana anche ai giornalisti (in questo periodo sta curando un “Osservatorio Renzi” a puntate, in passato si concentrava sullo spread). Ma la chiusura del Mattinale è comunque la fine di un’epoca, un altro pezzo del sistema berlusconiano che è crollato”.