Monti: “Sacrifici per tutte le parti, ho visto un’Italia che capisce”

Pubblicato il 15 Novembre 2011 - 20:41 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (LaPresse)

ROMA – Poche parole, meno di cinque minuti di conferenza stampa, per dire al Paese che tutto è pronto e che il governo di Mario Monti, quello dei sacrifici per tutte le parti, potrà prendere il via.

L’appuntamento è per mercoledì mattina, attorno alle 11 al Quirinale. Là Monti riassumerà a Giorgio Napolitano l’esito dei due giorni di consultazioni e, come si dice formalmente in questi casi, scioglierà la riserva. Pochi minuti dopo ci sarà anche l’oggetto della curiosità di gran parte degli italiani, la lista dei 12 ministri che affiancheranno Monti nei prossimi mesi.

Sarà, al di là della questione legata a Gianni Letta, un governo tecnico: Monti ha ottenuto sostegno ma non partecipazione. Ma sarà soprattutto un governo dei sacrifici che l’ex commissario europeo ha in mente di distribuire con un’accresciuta attenzione all’equità sociale.

La novità sostanziale di oggi, in ogni caso, sta nel “Paese che capisce”, nella disponibilità che Monti spiega di aver percepito nei partiti e nelle parti sociali. La chiave di volta sta in una frase di Monti nella “disponibilità (dei partiti a votare anche) provvedimenti che “non li entusiasmano” visto il quadro di emergenza. L’ex commissario europeo non usa il termine “turarsi il naso” ma sembra voler dire proprio quello. Da qui ad aver strappato un sì alla patrimoniale dal Pdl, o un sì alla riforma delle pensioni dal Pd ce ne passa.

Eppure la “fiducia” di Monti sembra voler dire che c’è margine di manovra. Non a caso quella di martedì è stata proprio la giornata delle consultazioni sui soldi, quelli dei proprietari di case, dei pensionati. Il primo esame è passato. Ma per Monti le difficoltà sono appena iniziate.