Renzi al Pd: “Fate come Zapatero o vincerà l’antipolitica”

Pubblicato il 3 Aprile 2011 - 11:46 OLTRE 6 MESI FA

Matteo Renzi (foto LaPresse)

ROMA – La decisione di non ricandidarsi annunciata ieri da Zapatero è ”una lezione di sobrietà e di stile davvero apprezzabile. Non so se riusciremo a far tesoro dei buoni esempi, ma stiamo attenti: le monetine e i tafferugli ci dicono che siamo di nuovo in una fase nella quale l’antipolitica sta crescendo. Siamo vicini al punto di rottura, è ora di dare risposte forti”.

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, intervistato dalla Stampa, torna a sostenere la necessità di un ricambio generazionale in politica. ”Prendendo le le foto-tessere dei leader del mondo che hanno partecipato ai G7 e G8 in Italia dal 1994 ad oggi, scopriremo che mentre tutti gli altri sono cambiati – prendiamo Clinton, Bush e Obama, oppure Kohl, Schroeder e Merkel – da noi ci sono sempre Berlusconi e sempre la stessa sinistra”, osserva Renzi.

”Zapatero ci rafforza nell’idea che il principio democratico della rotazione è sacrosanto e funziona in tutti i Paesi”. Per Renzi al Pd, invece di uno schieramento nel ”derby pro o contro l’Aventino”, serve ”uno scatto”. ”Bersani proponga una nuova lenzuolata di riforme istituzionali e costituzionali: dimezzamento del numero dei parlamentari da realizzare subito; abolizione del vitalizio per parlamentari e consiglieri regionali; nuova legge elettorale per scegliere direttamente gli eletti; trasformare la Provincia in organismo di secondo grado, con un Consiglio formato dai sindaci del territorio, con taglio di costi e di posti”. Tra le riforme, prosegue, anche ”l’imposizione del ricambio, attraverso un tetto ai mandati parlamentari”.

”Proponiamo un tetto di tre mandati senza eccezioni. Quel che conta è il messaggio: mentre il governo propone una riforma costituzionale a uso personale, il Pd vuole una svolta per battere l’antipolitica con una profonda riforma della politica”.