I migranti secondo Luca Zaia: “Hanno soldi e vestiti griffati, non sono disperati”

Pubblicato il 24 Marzo 2011 - 16:06 OLTRE 6 MESI FA

Luca Zaia (Mauro Scrobogna / LaPresse)

ROMA – ”Quelli che arrivano con le scarpe da ginnastica firmate, il giubbottino all’occidentale e il telefonino in mano non è gente che chiede l’asilo politico”. Sono le parole del governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia, in un’intervista al Giornale sui recenti flussi migratori provenienti dal Nord Africa.

”Lampedusa non è invasa da rifugiati politici o disperati – aggiunge – ma da tunisini che fuggono da un territorio nel quale è ripresa la vita normale e sono state riaperte le aziende”. Secondo l’ex ministro, i barconi dell’emergenza si sono visti in passato, ”oggi sbarcano soltanto ragazzi di 25-35 anni senza famiglia che appaiono in carne, ben messi non così sprovveduti. Qualche barcone cosi’ posso anche capirlo, questi invece sono tutti maschi che sborsano duemila euro agli scafisti per fare la traversata”.

La questione degli immigrati, per Zaia, deve essere affrontata insieme all’Europa, perché l’Italia ”non può diventare la porta d’ingresso mentre l’Europa – prosegue – sta a guardare nullafacente”. Il governatore assicura che il Veneto ”farà la sua parte” per accogliere i profughi, come previsto dal piano del ministro dell’ Interno, Roberto Maroni che ipotizza un frazionamento nelle Regioni per gli immigrati ma sottolinea che la regione ha già ”una importante pressione demografica straniera”.