Renzo Bossi e Nicole Minetti, consiglieri giovanissimi al primo giorno in Regione

Pubblicato il 11 Maggio 2010 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

È partita stamattina la nona legislatura del Consiglio Regionale della Lombardia. Tra gli 80 eletti, con solo 7 donne e ben 43 esordienti, il consigliere più giovane e più discusso è Renzo Bossi, il figlio ventunenne del fondatore della Lega Umberto Bossi.

Si dice “emozionato un po’ come il primo giorno di scuola”. Ma non ha nessun timore per la sua giovane età, anzi: “Di giovani questa volta, ha detto, ne sono stati eletti tanti ed è importante”.

Completo scuro e cravatta verde, Bossi junior è addirittura più ‘appariscente’ di Nicole Minetti, 25 anni, igienista dentale del San Raffaele ed ex showgirl, con il suo tailleur pantalone nero, camicia bianca e croce al collo.

Non lascia dichiarazioni, Minetti, mentre Bossi jr. non si risparmia: “Devo dimostrare quello che so fare. Mio padre dice che devo studiare e correre ed è una cosa che sto già facendo”.

Per il giovane politico spetta ora alla Regione “applicare la riforma federale che sta venendo avanti. Su questo progetto cardine, aggiunge, voglio fare proposte per i giovani, visto che ho 21 anni”.

E riguardo alla sua collega Minetti, chiosa: “Se è intelligente quanto è bella penso che faremo grandi progetti insieme”.

Alla prima seduta non sono mancate le polemiche. Il radicale Marco Cappato, che si era candidato alla presidenza della Regione Lombardia per la Lista Bonino Pannella, esclusa dall’ultima tornata elettorale perché non accompagnata dalle firme necessarie, ha gridato, rivolto al Consiglio: “Siete tutti degli abusivi perché siete stati eletti in modo illegale. La vostra lista, ha detto rivolto alla maggioranza, è stata presentata con firme false e quindi queste vanno annullate perché è diritto dei cittadini lombardi avere delle elezioni regolari”.

A questo punto il presidente provvisorio del Consiglio regionale, Giancarlo Abelli, ha chiesto l’intervento dei commessi, che di peso hanno portato l’esponente radicale fuori dalla tribuna stampa.

La lista Bonino-Pannella è pronta a consegnare due ricorsi al Tar della Lombardia contro l’espulsione della propria lista e l’ammissione della lista Per la Lombardia di Roberto Formigoni. È allo studio un terzo ricorso sulla possibilità per Formigoni di ricoprire per la quarta volta la carica di presidente.