Ministeri a Monza, Calderoli: “Un sogno che diventa realtà”

Pubblicato il 23 Luglio 2011 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA

MONZA, 23 LUG – E’ ”la realizzazione di un sogno” secondo il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli l’inaugurazione della sede distaccata di quattro ministeri alla Villa Reale di Monza. E non segna nessuna spaccatura con il Pdl visto che due dei quattro ministeri (quello dell’Economia e del Turismo) fanno capo ad esponenti del Pdl.

Calderoli è già arrivato da tempo alla Villa Reale, così come il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e buona parte dei maggiorenti della Lega, a partire dal presidente del Piemonte Roberto Cota passando per deputati come Giacomo Stucchi, il vicepresidente della Lombardia Andrea Gibelli, il presidente del Consiglio regionale Davide Boni e il sindaco di Monza Marco Mariani.

Sono attesi anche per dare il via alla cerimonia il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e soprattutto il ministro delle Riforme Umberto Bossi mentre fuori qualcuno ha organizzato una protesta: da un lato i giovani dell’Udc, dall’altro persone con cartelli con scritto ‘Il patrimonio italiano ripudia il secessionismo’ e ‘Siete l’unico verde che non dà speranza’.

Calderoli però ci ha tenuto a sottolineare che l’iniziativa dei ministeri serve ad avvicinare il governo ai cittadini tant’è che sar° aperto proprio qui uno sportello dove ”qualunque cittadino potrà presentare i suoi problemi con Roma e noi ce ne faremo tramite evitando viaggi della speranza”.

Anche il costo sarà minimo, ”mi auguro una struttura leggerissima con una o due persone”. ”Riteniamo sia necessaria – ha sottolineato – una iniezione di qualche testa pensante nuova del Nord e anche del Mezzogiorno”.

La sede di Villa Reale, infatti, sarà ”un pensatoio” che si occuperà di temi importanti come il rilancio dell’Economia. ”Qualunque proposta venga per lo sviluppo del Paese – ha osservato Calderoli – credo che sarà ben accolta. Se si scrive il patto di stabilità solo a Roma con i debiti del Comune e della Regione è difficile che diventi un buon patto di stabilità”.