Ministri per misteriosissimi poteri, Boldrini inadeguata: Sartori va giù duro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2013 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
Laura Boldrini (foto Ansa)

Laura Boldrini (foto Ansa)

ROMA – Ministri inadeguati, jus soli sbagliato, Laura Boldrini nominata con credenziali irrisorie, che si muove con “scarsa correttezza”. Il politologo Giovanni Sartori va giù duro nei giudizi sul gruppo di persone che in questo momento guida l’Italia.

Ha scritto Giovanni Sartori sul Corriere della Sera, in prima pagina, dllo stesso pulpito che fu di Luigi Einaudi:

“L’Italia si trova in una situazione economica gravissima con una disoccupazione giovanile senza precedenti. Non si può permettere governi combinati (o meglio scombinati) da misteriose raccomandazioni di misteriosissimi poteri. Siamo forse arrivati alla P3?”.

Afferma Giovanni Sartori:

“Ho già avuto occasione di scrivere che il governo Letta è il più scombinato, in fatto di competenze e di incompetenze, della nostra storia. Nullità che diventano ministri, brave persone messe al posto sbagliato. Eppure Letta è del mestiere, conosce bene il mondo politico nel quale vive”.

Primo bersaglio dell’articolo, anche se per Giovanni Sartori non è la prima volta, sono Cécile Kyenge e lo jus soli, cioè il diritto di chi nasce in Italia di essere italiano. Qui Sartori sbaglia di grosso, perché una cosa è la nascita, una cosa è l’integrazione. Chi vive al Nord, chi conosce Torino, sa bene la differenza tra essere cittadini italiani e essere integrati nella comunità locale. Per migliaia di immigrati meridionali c’è voluta una generazione, fino all’estremo di una adesione alla Lega da parte di molti.

Lo jus soli è una delle forze degli Stati Uniti d’America. Possibile che Giovanni Sartori, che ha anche insegnato e vissuto negli Usa, non se ne sia accorto?

Poi Sartori rivolge la sua puntuta attenzione a Laura Boldrini, presidentessa della Camera. Nel caso di Laura Boldrini, scrive Sartori,

“le credenziali sono davvero irrisorie. Molta sicumera, molto presenzialismo femminista ma scarsa correttezza e anche presenza nel mestiere che dovrebbe fare”.