Minzolini: “Con Berlusconi nessun filo diretto. Non cambio, vado avanti”

Pubblicato il 15 Marzo 2010 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA

«Non cambio, vado avanti sia per la linea sia per i cambiamenti che ho apportato al Tg. Preferisco essere cacciato per la linea ma non perché gli ascolti vanno male o perché il prodotto non è all’altezza». Intervistato da Enrico Mentana per ‘Par condicio’ su Corriere.it, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini ricorda che il suo Tg deve stare sul mercato e dice: «Penso di essere equilibrato, lo penso sul serio, lo vedo dagli ascolti».

E respinge l’accusa di sudditanza nei confronti di Berlusconi («Non c’é assolutamente un filo diretto, dal mio insediamento l’avrò sentito 5 o 6 volte»), sottolinea di non sapere ancora se è indagato e denuncia: «Contro di me atteggiamento pretestuoso». Con Berlusconi, dice, «non c’é un filo diretto tutti i politici chiedono – sottolinea – c’é chi telefona e chi mi fa telefonare, ma lo fanno tutti. Sono tutte cose banali che avvengono per i direttori Rai e per tutti i direttori forse anche al Corriere della Sera».

Il direttore del Tg1 giudica «ignobile» l’articolo de “Il Fatto quotidiano” che lo ha tirato in ballo ma sottolinea di non leggere mai quella testata così come, dice, “non guardo quasi mai nemmeno Annozero». Poi tornando su Berlusconi: «Non mi scandalizza che esprima giudizi su Santoro, lo ha sempre fatto (…) quello che conta, dice, sono i fatti: quelle trasmissioni non sono mai state chiuse».