“Mondo di orge e ricatti”: Berlusconi secondo il New York Times

Pubblicato il 19 Gennaio 2011 - 14:15 OLTRE 6 MESI FA

Il New York Times è durissimo sul sistema Berlusconi in Italia, in un lungo pezzo di Rachel Donadio da Roma: “In Italia, dove una facciata di moralità cattolica nasconde una alta tolleranza di rapporti illeciti, Berlusconi è stato segnato dagli scandali per anni. Ma questa volta, con il premier che rischia l’incriminazione e con le intercettazioni che presentano un quadro di un sordido mondo di orge e ricatti di prostitute, le cose cominciano ad apparire diversamente”.

“Berlusconi è sopravvissuto a stento a due voti di fiducia a dicembre e ora potrebbe vedersi costretto a nuove elezioni se uno degli alleati della sua incerta coalizione si dovesse ritirare”.

Per il Nyt “lo scandalo ha un cast di personaggi che riempirebbe un’intea soap opera”. La sostanza dell’inchiesta – basata su “intercettazioni stupefacenti” – appare incontrovertibile: “Le intercettazioni pubblicate danneggiano l’immagine da superman che Berlusconi ha aiutato a coltivare”.

“In un messaggio televisivo, un Berlusconi teso, il volto ricoperto di fondotinta, ha attaccatoi magistrati che stanno indagando su di lui (….) Seduto davanti a uno sfondo di foto di famiglia Berlusconi ha aggiunto che le sue feste si svolgevano “nella più assoluta eleganza, decoro e tranquillità”.

“Spiegare questa storia ai lettori americani è una vera sfida”,  dice Rachel Donadio . Esempio è la frase di Ruby riportata dalle trascrizioni delle intercettazioni in cui faceva riferimento a Noemi Letizia “Per lui lei è la pupilla e io il culo”.

“Il New York Times ha un codice di stile molto rigoroso che non permette di riportare parolacce o volgarità compreso ass (culo), né consente formule tipo ‘c….’ o eufemismi allusivi (“ha usato un altro termine per fondoschiena”), dice la giornalista.